
Founder Junior
Secondo un prezioso insegnamento Buddista, per il nostro benessere, non dovremmo attaccarci alla comodità e dovremmo provare la gioia di lascare andare l'attaccamento
Caro lettore, cara lettrice un prezioso insegnamento Buddista ci invita, per il nostro stato di benessere, a non attaccarci alla comodità e a provare la gioia di lasciare andare l' attaccamento, fonte per noi di sofferenza:
" Non attaccarti alla
"tua comodità".
Conosci la gioia di
lasciare andare l'attaccamento."
- Insegnamento Buddista
Fonte : Il Buddhismo Tibetano nella vita quotidiana
La fotografia è tratta dalla pagina web "Il Buddhismo Tibetano nella vita quotidiana"
Francesco Maccioni


Founder Junior
Insegnamento di Lama Zopa Rinpoche: I PIACERI SENSORIALI SONO COME L'ACQUA SALATA: PIÙ SE NE BEVE E PIÙ AUMENTA LA SETE
Caro amico, cara amica e membro della community di Cam.TV nelle nostre azioni siamo guidati dal senso di piacere e/o di dolore che proviamo, il senso di piacere ci porterà alla ripetizione dell' azione mentre il dolore che avvertiamo ci conduce a rifugiare.
Desidero avere il piacere di condividere con te un prezioso insegnamento del bravo Lama Zopa Rinpoche da lui dedicato a tutti gli esseri senzienti :
" I PIACERI SENSORIALI SONO COME L'ACQUA SALATA: PIÙ SE NE BEVE E PIÙ AUMENTA LA SETE
Tutta l'energia che noi esseri ordinari investiamo nella nostra vita quotidiana è orientata a ottenere il piacere.
Ci aspettiamo che tutto ciò che facciamo ci dia soddisfazione, ma in realtà questo non accade mai.
Per quanto ci sforziamo di ottenere il piacere temporale, questo desiderio non si realizza mai.
Poiché non troviamo mai soddisfazione seguendo l'attaccamento, anche la nostra ricerca non avrà mai fine: continuiamo a girare in tondo nel samsara, legati dalla ricerca di un appagamento introvabile.
È esattamente come bere acqua salata: più ne beviamo, più abbiamo sete; è impossibile placare la sete con l'acqua salata.
Seguiamo l'attaccamento cercando di placare il desiderio, ma il solo risultato è che il nostro desiderio non fa che aumentare.
La pace mentale, che è vera felicità, deriva dall'esatto opposto. Diminuendo l'attaccamento diminuisce l'insoddisfazione e aumentano la pace e la felicità. Diminuendo l'egoismo, apriamo il nostro cuore agli altri e, di conseguenza, la vera felicità arriva a noi, naturalmente e senza sforzo.
Se comprendiamo il karma, scopriremo che accumulare beni materiali non è la via della felicità mentre lo è la creazione della virtù. Un'auto nuova è una condizione, non una causa di felicità, se la motivazione con cui l'abbiamo acquistata non è virtuosa, per esempio l'attaccamento, allora stiamo creando la causa dell'infelicita', non della felicità.
Prima o poi quell'auto ci deluderà perché non è mai stata la causa della felicità, così come non è mai stata neppure la causa dell'infelicita'.
È il nostro attaccamento che ci inganna, promettendo qualcosa che non esiste.
Riflettiamo."
- Lama Zopa Rinpoche
Fonte : Il Buddhismo Tibetano nella vita quotidiana
Roberto Re Coach Life
La fotografia del Lama Zopa Rinpoche è tratta dalla pagina web "Il Buddhismo Tibetano nella vita quotidiana"
Francesco Maccioni


Founder Junior
Per una vita un po' più equilibrata dovremo un po' alla volta integrare le qualità che ci mancano
Caro lettore, cara lettrice chi è colui o colei che non vorrebbe una vita più equilibrata, compensare perfettamente i vari aspetti della propria vita, dovremmo imparare a muoverci tra le diverse polarità che la vita ci offre : il giorno e la notte, la gioia ed il dolore, la vita e la morte e via dicendo, come sosteneva il gesuita Francesco Piras, fondatore della Scuola di Meditazione Trascendentale nonchè ritenuto il terzo cultore al Mondo delle filosofie e pratiche orientali.
Caro lettore, cara lettrice, rimanendo in tema, sento di proporti il pensiero del noto coach life Roberto Potocniak, che io personalmente trovo interessante e con un contenuto veritiero; spero tanto che tu possa riuscire ad equilibrare i diversi aspetti della vita e di conseguenza vivere una vita serena:
" Per una vita un po' più equilibrata...Dobbiamo un po' alla volta integrare le qualità che ci mancano.
Una qualità richiede d'essere 'armonizzata' da un'altra qualità che gli sembra opposta ma che invece è necessaria per mantenere sane ed equilibrate le nostre relazioni, come ad esempio la gentilezza e la fermezza, la forza e la delicatezza, la resilienza e la capacità di lasciar andare le cose, la responsabilità e la leggerezza, l'empatia ed il saper mettere dei confini quando serve.
In genere, ho notato che non riusciamo a farlo perché non siamo abituati all'idea che gli opposti siano entrambi giusti e necessari, dobbiamo solo capire come, dove, quando e quanto serve mettere in campo una certa qualità rispetto al suo opposto.
È una questione di proporzioni, di gradi.
Ma non sempre ci riusciamo perché, quando da piccoli abbiamo provato ad esprimere una certa qualità, forse siamo stati rimproverati e puniti e non ci siamo sentiti accettati per questo... i giudizi e le critiche, le punizioni, le umiliazioni e i traumi possono bloccare ed inibire l'espressione sana ad esempio dell'assertivitá, della rabbia, del dolore, della vitalità, del piacere, del bisogno dei propri spazi e della solitudine, e possono portare ad uno stato di congelamento emozionale."
- Roberto Potocniak
Fonte : WAKE UP
Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna
Immagine tratta dalla pagina web " Non voglio una vita..Ci sarà sempre il sole"
Francesco Maccioni
