Vittorio Porzio

Un buon pomeriggio a tutti

Vittorio Porzio

Il complesso Somma-Vesuvio visto dal satellite, in una fotografia della NASA. È ben distinguibile il cono del Vesuvio col suo cratere, e in direzione nord, l'unico versante del Monte Somma. Il nome Vesuvio (in latino classico Vesuvius; attestato anche come Vesevius[3], Vesvius[4], Vesbius[5], Vesuvinus[6], Vesaevus[7]) è presumibilmente d'origine indoeuropea (da una base aues, "illuminare" o eus, "bruciare").[8] Secondo altri il nome deriverebbe da Vesbio capitano dei Pelasgi che dominò quel territorio.[9] Esistono tuttavia alcune etimologie popolari: dato che nell'antichità si riteneva che il Vesuvio fosse consacrato all'eroe semidio Ercole, e la città di Ercolano, alla sua base, prendeva da questi il nome, si credeva che anche il vulcano, seppur indirettamente traesse origine dal nome dell'eroe greco. Ercole infatti era il figlio che il dio Giove aveva avuto da Alcmena, regina di Tebe. Uno degli epiteti di Giove (Zeus nella Grecia antica) era Ὕης, Hýēs, cioè "colui che fa piovere". Così Ercole sarebbe diventato Ὑήσου υἱός, Hyḗsou hyiós (pronunciato [hyːˈɛːsuː hʏɪˈos]), cioè il "figlio di Hýēs", da cui sarebbe derivato il latino Vesuvius (pronunciato [wɛˈsʊwɪʊs]). Una tradizione popolare della fine del Seicento vorrebbe invece che la parola derivi dalla locuzione latina Vae suis! ("Guai ai suoi!"), giacché la maggior parte delle eruzioni sino ad allora accadute, avevano sempre preceduto o posticipato avvenimenti storici importanti, e quasi sempre carichi di disgrazie per Napoli o la Campania. Un esempio su tutti: l'eruzione del 1631 sarebbe stato il "preavviso" naturale dei moti di Masaniello del 1647. Nelle poesie napoletane sul Vesuvio di fine Ottocento si può trovare il Vesuvio chiamato la Montagna (con l'articolo e la lettera M in maiuscolo) per indicarne la maggiore importanza rispetto alle altre.

Vittorio Porzio

E buona sera oggi vi parlo un po del mio quartiere delle vele che sono state create 1962-1975 costruite dal architetto F.d

2019-04-01 17:31:49

I primi anniModificaNate a seguito della legge 167 del 1962, le sette vele di Scampia (progettate dall'architetto Franz Di Salvo)[1] facevano parte di un progetto abitativo di larghe vedute che prevedeva anche uno sviluppo della città di Napoli nella zona est, ossia Ponticelli. Esse restano, nono

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