LIBERTA' DI PENSIERO E DI PAROLA AL TEMPO DEI SOCIAL NETWORK.
Il mondo dei social network ha dato modo a chiunque di esprimere le proprie opinioni il più delle volte anche su argomenti molto delicati che toccano la sfera personale. Giusta oppure errata libertà, è quello che accade attualmente sotto gli occhi di tutti noi.
Libertà! Parola molto utilizzata oggi, pronunciata senza difficoltà e senza paura.
La si reputa il bene più grande dell'uomo, le si attribuiscono grandi valori ma significa semplicemente: “Essere padroni di se stessi!” E non c'è migliore espressione di se stessi che nell'uso della Parola, nell'essere liberi di esprimere le proprie opinioni e il proprio pensiero, nel criticare, elogiare, discutere o dibattere. Ogni singolo individuo gode del possesso di questo straordinario dono sin dalla nascita, ma purtroppo l'essere umano è vittima della sua stessa natura, la quale gli infonde il desiderio di esaltare la propria condizione a discapito di quella altrui. Così si sono diffusi il cancro del Fascismo, del Nazismo e di tutti i sistemi di repressione del pensiero individuale. L'Umanità, per "riconquistare" la Libertà di Espressione, ha dovuto lottare con estrema fatica, con estrema dedizione e con estremo sacrificio. L’art.19 può essere sostenuto dalla persuasione della lingua, ovvero l'arma più forte che esista, che può sciogliere i nodi della Superbia, dell'Egoismo e di ogni male che uccide il concetto di Libertà. E’ fondamentale comprendere che la libertà è soprattutto un Dovere, e quando rimaniamo in silenzio per paura o vigliaccheria ricordiamo che stiamo compiendo la violenza più grande nei confronti di coloro che hanno vissuto e sono morti per darci la possibilità oggi, di essere non uomini, ma Uomini. Nessun giornalista fermi la sua penna, nessun vignettista fermi la sua matita, nessun predicatore dei diritti umani fermi la propria lingua. Chi ci vieta di essere noi stessi commette un sacrilegio ed è nostro Dovere riprenderci quella che viene definita Dignità Umana. La libertà è parte integrante di noi, quindi perderla significa perdere la nostra Identità MA come ci è parso di constatare, la libertà di molti può divenire il fardello di tanti, procurando non poche sofferenze di natura psicologica, spingendo addirittura la "vittima" a comportamenti e gesti estremi, purtroppo verificatisi realmente. E dunque forse sarebbe l'ora che chi di dovere prendesse seri provvedimenti legislativi più severi per contrastare gli episodi di cyberbullismo.
La mia opera in copertina allegata all'articolo di oggi:
"La caduta degli ultimi dei"
digital,
2019.
vincenzomaraglino ©
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