Casa accadde a Mestre il 18 marzo del 2004?

Oggi, 18 marzo, 15 anni fa, moriva Dino Boscarato, mio padre.
Accadde di sera, dopo la cena, ed accadde con un episodio curioso, quasi magico. Come magici sono stati per noi parenti molti dei momenti di quell’ultima settimana, quando lui tornò a casa dall’ospedale di Vittorio Veneto per morire a casa vicino a noi.
Per quella serata era stata organizzata una serata all’Amelia di “A Tavola con l’autore”. Protagonista era Ulderico Bernardi con il libro “Il falò delle vigne”, e a presentarlo era Giannola Nonino.
Per un rispetto del lavoro di sempre e della sua stessa persona, nonostante nostro padre fosse in procinto di lasciarci, la serata era stata confermata e noi, mia mamma, mio fratello ed io, ci adoperavamo per tenere isolato il nostro spazio privato, mantenendo il flusso di quello pubblico per rispetto dei nostri clienti.
Gli ospiti sapevano che nostro padre stava male, ma non sapevano quanto male e a che punto. Solamente noi avevamo incaricato alcuni amici, tra i quali Edoardo Pittalis, di coprirci le spalle qualora qualcosa fosse successo.
Cosa accadde? Accadde che proprio mentre gli ospiti del locale, ispirati da gli invitati a un brindisi per Dino, per la sua salute e lunga vita, lo ricordavano, nella sala del ristorante sotto casa, nostro padre se ne andò. In quel momento.
E il brindisi si stava facendo con il verdiso di Gregoletto, il vino che da sempre ha accompagnato l’Amelia nel suo percorso pubblico, forse il più venduto di sempre, nella sua caraffa seduta su una boulle di scaglie di ghiaccio, e che poi il produttore dedicò a Dino con un’etichetta privata, titolandolo “risveglio”.
Ma questa è ancora un’altra, specialissima, storia.