
Impianti intelligenti per un pianeta mig
Il problema della muffa in casa
Perché si forma anche in camera da letto? La Ventilazione Meccanica Controllata può venirci in aiuto?

Abbiamo constatato che il fenomeno è legato al vapore contenuto nell’aria: in determinate circostanze (umidità eccessiva e superfici particolarmente fredde), questo vapore tende ad abbandonare l’aria e a condensare sulle pareti più fredde creando le condizioni adatte per la formazione della muffa.
Gli ambienti domestici dove avviene maggiormente la formazione di vapore sono notoriamente la cucina, il bagno e la lavanderia. In questi ambienti svolgiamo alcune attività che determinano l’immissione nell’aria di una gran quantità di vapore. Ma se osserviamo la seguente tabella riusciamo ad intuire che esiste anche un altro ambiente potenzialmente a rischio:
Due persone che dormono in una camera matrimoniale riescono a produrre, attraverso la respirazione e la traspirazione cutanea, una quantità di vapore (in otto ore di sonno) pari a 640-800 grammi di vapore.
Questo vapore immesso nell’ambiente si traduce in un aumento dell’umidità relativa.
Analizziamo il seguente grafico (gentilmente concesso dalla società “Archimede Group – casa asciutta”, che ringrazio pubblicamente), dove viene riportato l’andamento dell’umidità relativa all’interno di una camera matrimoniale nel corso di due giornate consecutive:
Da tenere presente che le misurazioni riportate nel grafico sono state effettuate con la porta della camera aperta al 50%.
La domanda sorge spontanea:
Cosa succede se si ha l’abitudine di dormire con la porta chiusa e se si ricorre all’apertura delle finestre solo saltuariamente e non tutti i giorni?
Succede che in camera da letto la percentuale di umidità relativa conserva per gran parte della giornata un valore superiore a quello standard di benessere (55%). E succede che questo vapore in eccesso tende ad abbandonare l’aria e a condensare sulle superfici più fredde.
Come si può contenere od eliminare questo problema?
- Cercando di dormire con la porta della camera aperta: si diluisce il vapore (ma anche l’anidride carbonica!) in un volume d’aria maggiore.
- Ricorrendo regolarmente all’apertura delle finestre e all’aerazione dell’ambiente: ma la cosa non è sempre possibile in inverno!
- Ricorrendo a serramenti dotati di microventilazione perimetrale, cioè la possibilità di creare una microfessura di aerazione con una determinata posizione della maniglia: anche in questo caso la soluzione è attuabile solo nelle case nuove o sostituendo i vecchi serramenti; rimane comunque il problema di come giustificare un’operazione del genere nelle giornate particolarmente rigide dell’inverno.
Per i casi in cui non è possibile installare un impianto Vmc centralizzato (singola unità di ventilazione con canalizzazioni di estrazione ed immissione aria in tutti gli ambienti), un’ottima alternativa è rappresentata dalle unità Vmc puntuali, a doppio flusso continuo. Scan the QR code to add this contact in your address book Tekno Training - Formazione professionale termotecnica
Per chi volesse approfondire le proprie conoscenze sulle unità puntuali di ventilazione meccanica controllata, a doppio flusso continuo, consiglio la lettura del seguente articolo:
N.B. In questo articolo ho parlato esclusivamente della muffa dovuta all’umidità eccessiva dell’aria. Ma una parete può essere bagnata anche a causa di una tubazione che perde, oppure dall’umidità di risalita (cioè che risale dal terreno per bagnare le pareti al piano terra o al piano scantinato). In questi casi l’impianto di ventilazione meccanica, così come tutti gli altri rimedi indicati, servono a poco!
N.B.B. Fonte di alcune delle immagini: webMarco Colmari
