VICHINGHI: IGIENE O INCURIA?

Per prima cosa diciamo che il temine Vichinghi non sta ad indicare una o delle determinate popolazioni, ma coloro che mettevano in atto le fulminee incursioni con cui depredavano ricchi insediamenti, approdando sulle coste all'improvviso o risalendo i fiumi navigabili di gran parte di Europa.

Questi feroci predoni del mare facevano parte delle popolazioni norrene, ovvero delle attuali Danimarca, Norvegia, Svezia, e poi Islanda, originariamente, con poi tutta un'altra serie di enclavi e territori dove con il tempo oltre alle incursioni vi fu una colonizzazione in cerca di nuove terre fertili.

In generale possiamo quindi affermare che non tutti i Norreni erano Vichinghi e non tutti i Vichinghi erano Norreni. Adopereremo però questo termine per semplicità e comodità ad indicare queste popolazioni nordiche, poiché ormai è entrato a far parte nell'uso comune in questo senso.

Detto questo, ecco il tema di quest'articolo: ma i Vichinghi erano dei barbari rozzi e sporcaccioni? Puzzavano e non si lavavano? … come spesso l'immaginario a cui siamo abituati ci ha fatto credere?

La risposta è no e allo stesso tempo in parte sì... ma ora vediamo perché!

Per prima cosa il fatto che i Vichinghi fossero stati dei barbari incolti e rozzi ci è stato trasmesso dalla propaganda politica e religiosa dell'epoca. Ovviamente in primo luogo per le conseguenze delle razzie che avevano disseminato di terrore l'Europa, come ci è riportato per esempio nelle Cronache anglosassoni, che descrivevano i ''diavoli'' del Nord:

"AD. 793. Quest'anno sono arrivati terribili presagi sulla terra dei Northumbri, infondendo terrore nel popolo nel modo più triste: ci sono state immense distese di luce che correvano nel cielo, e vortici, e feroci draghi che volavano nel firmamento. Questi tremendi segni sono stati presto seguiti da una grande carestia: e dopo non molto, nel sesto giorno prima delle idi di gennaio di questo stesso anno, la straziante incursione di uomini pagani ha fatto un miserabile scempio della chiesa di Dio nella sacra isola, con la sua rapina ed il suo massacro"

Inoltre, però i resoconti di molti autori contemporanei all'epoca vichinga (VIII-XI sec.) erano mirati a screditare queste popolazioni anche per giustificarne la forzata conversione in alcuni luoghi, o il tentativo sistematico di sterminio, come aveva ordinato il Re di Inghilterra Etherled II, ''Lo sconsigliato'', nel Danelaw (territori inglesi occupati dai Danesi) il 13 Novembre dell'anno 1002, e passato alla storia come ''Il Massacro del giorno di san Brizio''.

Ma la reale motivazione era che certamente i racconti dei sopravvissuti alle incursioni non potevano che dipingere in tale modo i Vichinghi, che tra l'altro nel frangente degli assalti non dovevano di certo essere nel loro momento migliore!

Chi lo sarebbe stato? Infatti dopo giorni di navigazione in mare aperto, è noto che nei tempi passati era normale che navi e marinai arrivassero in porto accompagnati da cattivi odori e scarsa pulizia, anche a causa del forzato razionamento dell'acqua durante il tragitto.

Se a tutto questo uniamo la concitazione e tutto quello che implicavano queste razzie, il quadro che ne deriva non si discosta da quello del barbaro sporco e incolto.

Ma la verità è ben altra per quanto riguarda le popolazioni norrene e il loro reale stile di vita.

Anche in questo caso, in cui dimostreremo che invece i Vichinghi erano puliti e avevano un'accurata igiene personale, curiosamente ci vengono in aiuto numerose fonti del tempo.

Nella ''Chronica Joannis Wallingford'' troviamo come il priore di St. Frideswide si lamenti delle pratiche pagane degli uomini del Danelaw, e che reputava finalizzate a sedurre le nobildonne anglosassoni.

Tali terribili azioni da miscredenti erano quelle di lavarsi troppo spesso, ovvero ben una volta alla settimana, il Sabato, di tenersi i capelli in ordine facendo uso di pettini, e di addirittura cambiarsi frequentemente gli abiti di lana con vestiti puliti.

Già da questo primo indizio vediamo come i Vichinghi in realtà fossero molto al di sopra dello standard di igiene del Medioevo europeo.

Da notare tra l'altro che l'uso dei pettini non era finalizzato solamente ad una semplice acconciatura delle lunghe chiome o per una pulizia dalla normale sporcizia, ma era anche importante per rimuovere parassiti, quali per esempio i pidocchi.

Un'altra fonte, addirittura extra-europea, è quella per esempio del geografo ed esploratore persiano Ahmad ibn Rustah, che venuto in contatto con i Variaghi tra i Rus', ci narra esplicitamente dell'estrema pulizia di queste popolazioni norrene.

Sappiamo dunque che la pulizia del viso e delle mani avveniva una prima volta con cura la mattina, e poi ogni volta che ce n'era necessità, come di frequente c'era anche quella dei capelli, oltre ad un bagno settimanale come sopraccitato.

É curioso come ci sia un parallelismo tra la diffamazione dei Vichinghi da questo punto di vista, da parte di alcune fonti, e quella effettuata secoli prima nei confronti delle popolazioni celtiche, in cui troviamo invece punti in comune con la cultura di pulizia e cura del corpo dei Vichinghi.

Al pari dei Celti, infatti, la cura dei capelli era tenuta in gran considerazione dai Vichinghi, oltre che con la pulizia e le acconciature, anche con la stessa pratica, soprattutto da parte dei guerrieri, di schiarirsi i capelli e la barba, se non fossero già stati particolarmente biondi naturalmente.

Come i Celti anche i Vichinghi producevano il loro sapone, usato per la cura e l'igiene del corpo, questo solo per fare un ultimo esempio che ci fa trarre la conclusione che nell'ambito delle culture del Medioevo europeo, quella Vichinga fosse in realtà tra quelle con maggiori attenzioni alla pulizia personale e alla cura del corpo. Se si trovano descrizioni che dicono il contrario e non sono riconducibili alla tipologia delle precedenti che abbiamo visto, fatte per propaganda o frutto di determinate situazioni, ci troviamo di fronte ad un altro caso estremo e che non era la norma, in cui, per credenze religiose, in caso di lutto l'igiene era trascurata per un determinato periodo, come descritto anche nell'''Edda poetica''. Il dio Odino non aveva lavato i capelli a causa del lutto per la morte del figlio Baldr.

Abbiamo visto come la storia sia in realtà ricca di sfumature e accezioni, che dobbiamo imparare a distinguere se vogliamo avere una conoscenza che non sia piegata alla tirannia dei luoghi comuni che mistificano la realtà.

Potremo parlare e magari lo faremo in un prossimo articolo di Storia antica & medievale anche di come questi pregiudizi si riscontrino nella vera descrizione delle abitudini alimentari di queste popolazioni, come riporto nel mio libro Ricette dell'Antico Nord – A tavola con celti e Vichinghi, dove con 36 ricette e sei menù, frutto di una ricerca storica sugli ingredienti e sulle tracce che sono arrivate fino ai nostri giorni, propongo dei piatti che nulla hanno a che vedere con il falso mito di divoratori esclusivamente di carni e arrosti, come siamo abituati a vedere riguardo agli antichi guerrieri del Nord.

Se sei interessato a qualche ricetta per una cena e un menù diverso dal solito, a tema:

Ti ringrazio per l'attenzione che hai dedicato a questo articolo e se sei interessato ai temi legati alla storia e a queste popolazioni nordiche, i loro usi e i loro costumi, ti invito a seguire anche il mio canale di scrittore: CB-Romanzi Christian Biasi – Autore.

Ciao e a presto con un nuovo articolo!  

IMMAGINE 1

Author: Hans Splinter   Description: vikings

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NO change

IMMAGINE 3

Author: The Swedish History Museum    Description: Comb Bone

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Change: background with lights, contrast, adding reflection of the comb

IMMAGINE 4

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