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I GARAMANTI: UN POPOLO MISTERIOSO
I Garamanti erano un'antica popolazione del Nord Africa, che fondò un regno millenario nell'area libica e le cui antiche conoscenze, collegate ai misteri dell'antico Egitto, sono state in parte raccolte dalla successiva cultura araba. Scopriamo qualcosa di più sui loro misteri...
Di questo popolo non si è mai parlato tanto, e “ufficialmente” non si sa moltissimo. Quello che possiamo dire è che era un popolo di cavalieri, mercanti e guerrieri, ma sopratutto enigmatico per le conoscenze che
gli sono attribuite.
I loro Re probabilmente controllarono il trono dei Faraoni in parte del Secondo Periodo Intermedio dell'antico Egitto, ed essi furono tra le popolazioni ricordate come Hyksos, che occuparono il paese tra il 1720 e il 1520 a.C.
Appartenevano a quel ceppo etnico che popolava entrambe le sponde del mediterraneo nell'antichità, prima dell'islamizzazione della regione sahariana, e molto probabilmente si può affermare attraverso determinati studi linguistici, che abbiano dato origine o si siano fusi con gruppi tribali Tuareg e Berberi.
Ai Garamanti dobbiamo le tombe megalitiche costruite attorno alla loro antica capitale Garama, oggi Germa, denominate genericamente come libico-berbere dagli accademici. L'area tra l'Algeria e il Niger è costellata di di misteriosi tumuli di pietra la cui funzione, o significato per i Garamanti, tuttavia non ci è chiaro. Alcuni, ma non tutti, sono sepolture, ma molti altri potrebbero invece marcare indicazioni geografiche o astronomiche.
Questa attività di creazioni di tumuli è molto antica, e risale forse anche fin al secondo millennio a.C., ma la cosa straordinaria è che è perdurata fino addirittura all'islamizzazione, nel Medioevo.
I Garamanti praticavano una fiorente agricoltura nelle oasi e nella valle di Garama, grazie anche ad una minor desertificazione dei territori all'epoca, rispetto ad oggi, ed erano abili fabbri con un'avanzata arte metallurgica, nonché provetti nella produzione tessile e nel commercio. E proprio tramite i loro mercanti, i Garamanti avevano consolidato nei secoli dei rapporti di scambio con il mondo mediterraneo e quello sub-sahariano, fin dai tempi dei Fenici e dell'apogeo della potenza greca.
In seguito, la spedizione punitiva di Cornelio Balbo nel 19 a.C. che si spinse fino a Garama, in risposta a incursioni un po' troppo audaci a spese degli insediamenti romani lungo la costa, ebbe l'effetto di portare la capitale dei Garamanti ad un'importanza notevole, visto la sua collocazione, nei commerci degli stessi Romani con il continente africano.
Possiamo affermare senza ombra di dubbio che i Garamanti svilupparono una civiltà raffinata, possedevano una loro forma di scrittura, una loro arte e una tecnologia, con notevoli influenze anche da parte dell'Egitto, un altro paese con cui avevano fin da tempi molto antichi stretti legami culturali.
E proprio dagli antichi Egizi, i Garamanti avrebbero appreso gli studi iniziatici alla base della loro sapienza, come è documentato da numerose fonti greco-romane, sopratutto riguardo a sorprendenti conoscenze astronomiche.
Dopo i Romani, i Garamanti sopravvissero con la loro potente confederazione scontrandosi nel corso dei secoli con i Visigoti e poi con i Bizantini, fino all'arrivo degli Arabi e della conversione all'Islam nel 668 d.C. .
Una storia millenaria terminava, ma molte delle conoscenze di questo popolo straordinario filtrarono nella cultura araba e rifiorirono nello sviluppo della sua astronomia e delle altre scienze che sono arrivate fino a noi.
Questo antico popolo del deserto che con i suoi carri da guerra e i suoi cavalli ha percorso le distese del Sahara per quasi due millenni, è uno degli elementi che mi hanno ispirato una parte importante del mio ultimo romanzo pubblicato, Celtic Saga Libro III Le Sabbie del Destino, di cui parlo nell'articolo del mio canale tematico come scrittore:
LICENZE IMMAGINI:
IMMAGINE 2
Descrizione: vista aerea di Garama
Source: Flickr
Autore: Katy Tzaralunga
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IMMAGINE 3
Graffito Germa
Cave Art exhibited in Germa Museum. Germa is one of the most important archeological sites in all of Libya. Photographed by Sami Zaptia and released under a Creative Commons License.
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IMMAGINE 5
Pubblico Dominio
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