Sergio Rinaldi

Nella preistoria c'era una mega cicogna più grande del T-Rex

2018-08-13 08:29:30

Se credete che il T-Rex sia il più grande dinosauro mai esistito forse dovreste gettare un occhio a questo volatile gigante simile a un aereo Siamo abituati ad associare i dinosauri giganti al Tirannosauro Rex, ma nella preistoria c’era qualcuno che avrebbe avuto da ridire. Non sono molte le persone che ne sono a conoscenza, ma il Tirannosauro Rex non era il dinosauro più grande di tutti. Certo, era uno dei più temibili – anche se alcuni sostengono che non avesse nulla a che vedere con la cattiveria dei Veloraciptor – ma non quello con le dimensioni maggiori. A quanto pare esisteva un pterosauro decisamente più grande del T-Rex e che, secondo gli studiosi, meriterebbe un suo personale fan club. Stiamo parlando dell’Arambourgiania philadelphiae, uno spettacolare animale volante vissuto più di 65 milioni di anni fa. Fa parte di un gruppo di rettili che include al suo interno gli pterodattili, ma che è distinto dai dinosauri. L’ Arambourgiania philadelphiae solcava i cieli nel tardo cretaceo, ossia nello steso periodo del T-Rex. Definito come un animale volante con un collo simile a quello di una giraffa, aveva un’apertura alare di dieci metri. È stato uno dei più grandi organismi volanti mai esistiti e aveva le dimensioni di un piccolo aereo. Dell’Arambourgiania philadelphiae è rimasto davvero poco a questo mondo – qualche vertebra, un osso del collo – e nessuno sa quando sia stato scoperto perché la documentazione è andata perduta. Gli studiosi pensano però che i primi fossili siano stati ritrovati intorno agli anni ’30. La particolarità di questo pterosauro è il suo collo completamente inflessibile: una caratteristica abbastanza insolita per una creatura volante. Si pensa, infatti, che l’Arambourgiania philadelphiae non si muovesse troppo in aria, ma che fosse comunque in grado di ricoprire grandi distanze. Fossili di questo rettile straordinario sono stati trovati in diverse regioni del mondo, cosa che fa pensare potesse anche compiere il giro del globo. Come riusciva a volare l’Arambourgiania philadelphiae? Regolando ali e spalle. È così probabilmente che questi dinosauri giganti riuscivano ad alzarsi in aria nonostante le dimensioni e il collo rigido. Sono molto pochi i fossili a disposizione degli studiosi: non si sa, quindi, come questo pterosauro potesse effettivamente vivere e muoversi. I ricercatori confidano però in ulteriori ritrovamenti che possano dirci di più questo dinosauro incredibile vissuto nel tardo cretaceo. E che potrebbe dire benissimo: “T-Rex, who?”.

Sergio Rinaldi

Spread in forte rialzo. Borse sotto pressione

2018-08-13 08:24:15

Lira turca a minimi record su dollaro, a 7,24. Di Maio: non temo attacco mercati, non siamo ricattabili Continua a crescere lo spread tra il Btp e il Bund tedesco. Il differenziale di rendimento sale a 275 punti base col tasso sul decennale del Tesoro al 3,06%. Milano in calo (-0,6%) con Turchia, giù Unicredit Primi scambi in rosso per Piazza Affari, che perde lo 0,8% a 20.900 punti sulla scia della crisi turca, che pesa sulle Borse mondiali. A Milano, fra i titoli più sotto pressione ci sono Unicredit (-2,2%), che in Turchia è proprietaria dello Yapi Kredi, e Mps, che aggiorna i minimi: è in calo del 3,3% a 2,23 euro. Per adesso, il listino non sembra aver avuto particolari reazioni alle dichiarazioni di esponenti del governo sui mercati, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, che teme un’aggressione all’Italia dei fondi speculativi, e il vicepremier Luigi Di Maio che non prevede un attacco sui mercati. Fra i titoli in crescita ci sono Unipol (+0,4%), che venerdì ha presentato i conti, Cnh (+0,22%), Eni (+0,16%) e Moncler (+0,19%). La lira turca continua a essere sotto pressione dopo il tracollo del 16% di venerdì e aggiorna i nuovi minimi record contro il dollaro, a quota 7,24, con una perdita di un altro 9%: la valuta di Ankara ha recuperato terreno fino a ridiscendere sotto quota 7, facendo segnare attualmente uno spot rate di 6,5768 (+2,34%) dopo che la Banca centrale ha assicurato che erogherà “tutta la liquidità di cui le banche necessitano”. Europa apre in ribasso,Francoforte la peggiore (-0,6%) – Apertura in rosso per le Borse europee, sulla scia della crisi turca. Francoforte è la Piazza peggiore ed ha avviato le contrattazioni in calo dello 0,62% a quota 12.346 punti. Male anche Londra che, dopo i primi scambi, perde lo 0,4% a 7336 punti. Giù pure Parigi (-0,23% a 5.402 punti). Asia in forte calo sotto il peso della Turchia – Nonostante le ‘contromosse’ della Banca centrale turca, la crisi della mezzaluna continua a trascinare in basso i mercati, con Tokyo che ha chiuso in perdita dell’1,98%. Il tonfo della valuta turca si riflette anche sui cambi in Asia, con l’euro che tocca i minimi in 10 settimane sullo yen, a 125,60, e la valuta nipponica che si rivaluta anche sul dollaro, a quota 110,30. Non hanno giovato ai mercati i toni usati dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che nel fine settimana ha proseguito nello scontro contro gli Stati Uniti, che venerdì hanno raddoppiato i dazi. Le Borse cinesi sono in calo, con Shanghai che cede lo 0,66% e Shenzhen lo 0,14%. Più pesante il ribasso di Hong Kong, che perde l’1,6%. Male sia Seul, che lascia sul terreno l’1,5%, sia Sidney (-0,4%), sia Mumbai (-0,67%). I futures indicano aperture in rosso per i mercati europei e per Wall Street. Fra i dati attesi oggi, quelli sull’andamento dell’industria spagnola Spagna e sui prezzi al consumo in Italia.

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Sergio Rinaldi

Questa mattina i mercati si son ritrovati con la moneta europea ancora più debole

2018-08-13 08:14:31

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