Serena Banzato

C’erano una volta due ragazze..innamorate della vita e dell’avventura. Una in particolare.. Serena.. aveva da sempre tra i suoi sogni quello di poter un giorno compiere il cammino di Santiago..l’altra ragazza Laura le fa lo splendido regalo di comprarle un biglietto. Tra felicità, emozione e commozione c’è la difficoltà di salutare il loro bambino di tre anni per tanti giorni... ma un’occasione come questa, così profonda farà bene a tutta la famiglia. Si sa che per realizzare un sogno c’è sempre un prezzo da pagare e pensavano fosse lo stare senza il loro motivo di vita. Vivono i giorni prima del viaggio con intensità facendolo divertire e facendogli fare così il pieno d’amore... e Serena, passa le notti a scrivere e completare la sua tesi in psicologia, così da poter affrontare il viaggio più o meno senza pensieri. I professori la sostengono.. tanto si torna un po’ prima della scadenza, ci sarà tutto il tempo per sistemare le ultime cose. Preparano gli zaini la sera prima, dividendosi le cose, organizzando tutto e niente... (perché in realtà sono anche due ragazze capaci di adattarsi a tutto), sicure del loro legame e certe che qualsiasi cosa si sarebbe affrontata in due. All’ultimo svelano su Facebook la destinazione del loro viaggio. Gli amici si rivelano tutti stupiti, emozionati, felici.. chi scrive per sostenere, chi per avere una preghiera, chi raccontando i propri casi personali da portare fino alla cattedrale di Santiago. Cuore gonfio e si va. Marciano per km, affrontano fatiche, salite, difficoltà fisiche e linguistiche, ma anche pregano, ridono, fanno foto e video, informano su Facebook le tappe raggiunte.. fanno video idioti come solo due donne spensierate possono fare e altri più profondi per rispetto all immensità di quello che stavano vivendo. Si tuffano nell’oceano e assaporano ogni minuto.... una storia bellissima.. piena di post e di messaggi... poi il silenzio. Nessuna foto, nessun video, nessun messaggio di conferma del loro aver raggiunto Finisterre... “la fine del mondo”... per vedere il tramonto sull oceano... L’ultima tappa prevista. Silenzio. Qualcuno si accorge e inizia privatamente a farsi sentire qualcuno non si è più interessato... perché il mondo virtuale e’ così.. veloce, impulsivo e pace se non si sa bene come va a finire una cosa... basta sapere un po’ di tutti. Qualcuno però si domandava di dove fossero finite queste due giovani piene di entusiasmo e di sorrisi con il loro zaino sulle spalle....Avranno raggiunto il proprio bimbo....? Sono Serena... e voglio raccontarvi questo incredibile anno. Il cammino di Santiago dopo oltre 160 km percorsi a piedi, si è trasformato in un calvario. Inizialmente io... Runner abbastanza forte, resistente e duttile non ho avuto nessun problema con la fatica, il peso dello zaino, le ore immerse nel nulla. Era Laura dopo qualche giorno era un po’ più stanca, un po’ meno atletica e con un ginocchio operato anni fa che si è subito fatto sentire con dolori e gonfiandosi. Io ero la sua forza. Poi un giorno mi si forma una classica vescica su un tallone.. cosa naturalissima. La sera negli ostelli vedevi piedi tumefatti sporchi e sanguinanti.. e anche a Laura vengono fuori nel tempo. Le trattiamo come vanno trattate, con tanto di disinfettante e cerotti medici. Niente da fare, camminare per me inizia a darmi noia... mi sento strana, debole, stordita. In una tappa devo fermarmi... mettermi a gambe alte e un medico Pellegrino mi dichiara “mucho caliente”... per dire che sicuramente ho una febbre da cavallo. Riparto comunque arrivo all’ostello ma non riesco neanche a lavarmi.Sto male e sprofondo addormentata nel sacco a pelo. Il giorno dopo decido di partire comunque. Ho la caviglia un po’ gonfia, forse perché appoggio male il piede...uso i sandali. 25 km interminabili.. tra dolore, svarioni, nausea, malessere, stordimento. Arriviamo all’ostello di Baoomonte chiediamo un medico, ma dicono che li non esiste. Laura mi trascina in farmacia e allora chiamano un taxi per portarmi in un microcentro medico a17km dall’ostello..(il resto ve lo racconterò presto)

12  
1 2 3