Scrivere che passione

Founder Junior

Scrivere sì, ma evitando i luoghi comuni: qualche consiglio

10/01/2021, 15:26



La scrittura è uno stato di grazia di molti, ma chi la sceglie come professione rischia di imbattersi spesso in pericolosi clichè che rendono i testi scontati e “già letti”.

Purtroppo i luoghi comuni sono sempre in agguato, ed è proprio contro questi che scrittori, aspiranti tali e copywriter devono combattere quotidianamente.


Oggi i lettori cercano testi ben scritti, ma anche originali e di spessore. Si sente spesso parlare di “contenuti di qualità”, e in questa definizione ci sta un po’ di tutto: brio, personalità, originalità.


Bisogna assolutamente evitare di scrivere “giusto per”, lanciando testi piatti, incolore e senza quel “quid” che può interessare e affascinare il lettore.


Come liberarsi dai luoghi comuni?

Quali sono le strategie per scrivere testi privi di ogni qualsivoglia clichè?


Come ha detto Massimo Roscia, autore del libro Peste e Corna: “Basterebbe riflettere prima di parlare o di scrivere, riducendo al minimo, se non eliminando del tutto, quelle espressioni plastificate, inutili e mediocri che, ripetute alla noia, si svuotano di significato, anestetizzano il pensiero, azzerano la nostra capacità espressiva, scadono nella banalità e, a lungo andare, diventano insopportabili”


Siccome i luoghi comuni uccidono le emozioni, chiunque abbia a che fare con la scrittura dovrebbe evitarli come la peste bubbonica. Ovviamente, prima di tutto bisogna riconoscerli (sono tanti gli autori e i giornalisti che li utilizzano quotidianamente senza neppure rendersene conto).


Volendo passare alla pratica, ecco alcuni consigli da parte di grandi scrittori che, nella loro carriera, hanno imparato a schivare con destrezza i luoghi comuni.


Dacia Maraini propone di provare “a scrivere qualcosa sul mare senza cadere nei luoghi comuni, nei gerghi più usati, nelle metafore più logore".


Empedocle ha chiamato il mare «sudore della terra», Marinetti l’ha definito «ballerina orientale», Pablo Neruda l’ha cantato come «piuma stellata». E Ungaretti scriveva: «Col mare / mi son fatto / una bara / di freschezza». E voi quali parole usereste per descrivere il mare?


Provate a cercare luoghi comuni e clichè negli articoli dei giornalisti, sia sul web che nei giornali cartacei. Segnateli, riflettete poi a come poterli sostituire in maniera più originale e inedita.


E poi applicate la stessa riflessione a ciò che scrivete voi. Con un po’ di attenta osservazione, un po’ di pratica e qualche esercizio i luoghi comuni scompariranno dai vostri contenuti. A tutto vantaggio della vostra professionalità.