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Scrivere bene in Italiano: alcune regole di Umberto Eco
La lingua italiana è sicuramente una delle più complicate per la presenza di numerose regole grammaticali che è indispensabile conoscere per scrivere testi di senso compiuto e di facile comprensione.

In questo ci vengono in aiuto i grandi autori della letteratura italiana come Umberto Eco che, nel libro intitolato “La bustina di Minerva” offre suggerimenti e consigli pratici per scrivere bene in italiano.
In realtà le regole stilate da Eco sono in tutto quaranta, ma in questo post ne ho selezionate solo alcune, mettendo in evidenza quelle che-a mio avviso- ogni scrittore, copy o aspiranti tali dovrebbero conoscere e applicare.
- Il congiuntivo? Non va assolutamente evitato, anzi: lo si deve utilizzare tutte le volte che è necessario.
- Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata!
- Stai attento a non fare “indigestione” di punti di sospensione.
- Cerca di non generalizzare mai.
- Le parole straniere non fanno “bon ton” come qualcuno pensa: sempre meglio utilizzare quelle made in Italy!
- I paragoni sono come le frasi fatte: meglio evitarli!
- Esprimiti come ti nutri (che sarebbe “Parla come Mangi”).
- Ricorda sempre che la parentesi (anche quando sembra indispensabile) in realtà interrompe il filo del discorso.
- Solo gli stronzi usano parole volgari.
- Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero possibile di parole.
- Non andare troppo a spesso a capo.
- Cura puntigliosamente l’ortografia.
- Non essere enfatico (utilizza i punti esclamativi con la dovuta parsimonia!).
- Non essere ridondante: cerca di non ripetere mai due volte la stessa cosa o il medesimo concetto.
- Metti le virgole al punto giusto.
- C’è davvero bisogno di figure retoriche?
- Non usare mai il plurale majestatis.
- Presta particolare attenzione agli accenti e agli apostrofi.
- Gli accenti non devono essere né scorretti, né inutili.
- Non si apostrofa un articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.