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La Virgola: per usarla meglio, conosciamo la sua etimologia

08/01/2020, 13:34

Oggi voglio raccontarvi il significato della parola VIRGOLA. Un segno di interpunzione che a molti sta antipatico, ma il cui utilizzo (spesso sottovalutato) in realtà ha molta importanza nella scrittura (e lettura) del testo che scriviamo.

Ci siamo abitati a questo ormai comune segno di interpunzione, non facciamo più caso alla sua funzione e alla sua origine. La virgola ci ricorda di fermarci, o meglio di rallentare, una pausa lungo il cammino della lettura. È un respiro, aria nei polmoni per continuare l'avventura su carta. Virgola deriva dal latino "virgula" ovvero bastoncino, da "virgula" deriva a sua volta il termine "virgultum": germoglio. In fondo la virgola non somiglia a un germoglio, a un fiore che ancora deve sbocciare? Affonda le sue radici nelle profondità del rigo, quasi a voler interrare una parte di sé. 


Ed ecco che la virgola trasforma un testo in un campo di primavera, di fiori prossimi all'apertura solo grazie ai respiri. È bastata l'etimologia della parola, il porsi le domande giuste, per trasformare un segno, ormai invisibile agli occhi, in bellezza, in delicatezza, ornamento. Quando leggete e incontrate una virgola fermatevi, respirate e aspettate che un virgultum sbocci sotto i vostri occhi increduli.