Scrivere che passione

Founder Junior

I benefici della scrittura a mano: i bimbi non possono farne a meno!

09/12/2019, 14:53

In questi ultimi tempi molte persone frequentano corsi di calligrafia e si appassionano; si richiedono biglietti d’auguri e partecipazioni con carte e inchiostri particolari. Scrivere a mano apporta numerosi benefici, ed è indispensabile per i bambini in età scolare!

Stiamo riscoprendo il valore della scrittura a mano.

In questi ultimi tempi molte persone frequentano corsi di calligrafia e si appassionano; si richiedono biglietti d’auguri e partecipazioni con carte e inchiostri particolari.


Le macchine nascono per agevolare l’uomo, sollevarlo da attività logoranti e rischiose, amplificarne facoltà e potenzialità. Sono, queste, ottime ragioni che ci trovano tutti d’accordo sull’utilità della tecnologia.


Quando una macchina salva una vita evitando di metterne a repentaglio un’altra, quella macchina non è solo utile, è necessaria. Se l’uso di una tecnologia consente di arrivare in luoghi della terra o dello spazio in cui un uomo stenterebbe a sopravvivere, quella tecnologia è benedetta.


Non sempre però sono queste le motivazioni che stanno alla base del nostro ricorso alla macchina. Comodità e risparmio di tempo giocano un ruolo importante, il che è anche lecito e comprensibile. Fare le cose in meno tempo e con minore fatica è un’aspirazione che tutti condividiamo.


Bisogna però essere anche consapevoli del fatto che molte volte, risparmiandoci certi sforzi e comprimendo i tempi delle azioni, perdiamo qualcosa per strada. 


Scrivere utilizzando una tastiera piuttosto che a mano può agevolare la vita ma sottrae competenze alle persone e limita lo sviluppo di alcune loro abilità.


In particolare, se non si abituano i bambini a scrivere a mano e in corsivo, si inibisce loro la corretta formazione di alcuni importanti circuiti neuronali, li si spoglia di una capacità antropologica specifica.


Le neuroscienze evidenziano i benefici della scrittura a mano per i bambini (e i danni di quella su tastiera)


Sono le neuroscienze a dirlo e alcuni recenti studi dell’Università dell’Indiana sui vantaggi della scrittura a mano corsiva: i bambini che non scrivono più a mano perdono l’occasione di stimolare alcune importanti funzioni corticali del cervello.


Digitare le parole sulla tastiera non permette che si instauri la connessione tra parola pensata e parola scritta, ci vuole proprio il gesto della mano, il segno sul foglio perché questo avvenga. Per arrivare a leggere bisogna attivare l’area del cervello preposta alla scrittura.


I bambini che non scrivono a mano tendono a leggere peggio di quelli che invece lo hanno fatto e anche l’immaginario e il pensiero astratto viene privato di un esercizio fondamentale per il loro sviluppo.


Se per i bambini in età scolare scrivere a mano è una pratica fondamentale per il loro sviluppo cognitivo, non da meno anche per giovani e adulti rappresenta una risorsa straordinaria che fornisce parecchi vantaggi.


Prendere appunti a mano costringe a stare attenti e concentrati, a elaborare una sintesi di ciò che si ascolta per segnare solo i concetti chiave del discorso e a pensare a quello che si sta scrivendo. S’impara molto quando si scrivono a mano gli appunti.

La registrazione audio o la pedissequa digitazione di una relazione non mettono in gioco tutte queste competenze, consentendo un ascolto meno vigile e più passivo.


Un tempo la calligrafia era materia scolastica, l’obiettivo non era soltanto quello di scrivere a mano, ma anche di scrivere bene, in modo elegante, secondo i dettami dei diversi stili e mirando ai canoni estetici della bellezza.


Oggi ordine e bellezza sono standardizzati, affidati agli stili preimpostati delle videoscritture, giustificati entro i margini precisi delle pagine di tablet e personal computer. E anche l’occhio di chi legge predilige l’ineccepibile perfezione della pagina stampata alle fallaci diseguaglianze delle lettere tracciate a mano.


La pagina scritta a mano possiede un fascino tutto suo, che la carta stampata non ha. E per di più genera emozione non solo in chi scrive, bensì anche in chi leggerà, specie se fra i due intercorre un rapporto di amicizia o addirittura d’amore.


La grafia della persona amata ha la stessa forza evocativa della sua voce: è unica, emozionante, inconfondibile. 


La riconosciamo subito, prima ancora di decifrarne le parole. Se capita tra le carte di ritrovare un foglietto scritto a mano da qualcuno a noi caro, fosse anche l’elenco degli ingredienti per la ricetta di una torta, associamo immediatamente quel testo a chi l’ha scritto con tutto il coinvolgimento emotivo del caso.