Scrivere che passione

Founder Junior

Come realizzare (e scrivere) un’intervista efficace

19/12/2018, 10:28

L’intervista è una delle “imprese” più difficili da realizzare per un giornalista o blogger, in quanto sulla buona riuscita di essa possono incidere tantissime varianti. I “risultati” di un’intervista non sono mai scontati o prevedibili: molto dipende dall’empatia che si crea tra chi intervista e chi viene intervistato, dal contesto in cui si svolge l’incontro, dallo stato d’animo dei due soggetti coinvolti.

Cosa fare prima dell’intervista

 

Prima di procedere con l’intervista vera e propria può essere utile incontrare la persona da intervistare per stabilire con lei gli argomenti da trattare, chiarendo anche lo stile e lo scopo dell’intervista. Se non è possibile incontrarsi prima per un briefing, di solito l’intervistato chiede di poter conoscere in anticipo le domande per prepararsi quanto basta per non rischiare di essere colto alla sprovvista su specifici argomenti. Potrai allora inviargli via mail una sorta di “scaletta” dell’intervista da realizzare, avendo però cura di non svelare proprio tutto (l’effetto sorpresa è sempre piacevole). Se devi realizzare un’intervista video, meglio non inviare domande e argomenti anticipatamente, perché la persona intervistata sembrerà poi meno spontanea e diretta con gli spettatori.

Conoscere e capire meglio l’interlocutore

La cosa più importante da fare per realizzare un’intervista efficace e coinvolgente per i lettori è di accorciare le distanze con l’interlocutore, cercando di recuperare quante più informazioni sul suo conto. Realizzare un’intervista sulla base di notizie ed informazioni “ricercate” è il segreto per porre domande che altri non hanno fatto e conquistare così l’attenzione del protagonista e quella dei lettori che la leggeranno. Questo è il modo sicuro per imporsi sulla concorrenza che, anche in questo settore, è spietata.

Come si svolge un’intervista

Oltre all’ausilio di registratori e altri strumenti informatici, non rinunciare mai all’utilizzo di carta e penna. Scrivere a mano aiuta ad organizzare meglio il flusso dei pensieri e a ricordare meglio la sequenza delle risposte. Dopo aver spiegato al tuo interlocutore quali sono gli obiettivi dell’intervista, dove sarà pubblicata e la sua presumibile durata, si entra nel vivo con la somministrazione di domande (è preferibile limitarsi a cinque-sei), meglio se “aperte”, in modo che l’interlocutore si senta libero di argomentare le risposte in base al suo punto di vista e alle sue emozioni. Se sarai abbastanza bravo, dall’intervista riuscirà a trapelare ciò che l’intervistato provava, il suo mondo interiore, le sue emozioni del momento. Prima di terminare l’intervista, ricorda di chiedere al protagonista se vuole aggiungere qualcosa. Spesso da questa richiesta emergono altri particolari interessanti che servono a completare l’intervista.

Cosa fare dopo l’intervista

Il momento che segue un’intervista è altrettanto importante: bisogna riordinare il materiale con calma, cercando di non tralasciare nulla e di mantenere lo stile dell’intervistato, in modo che il testo sia più coinvolgente per chi legge. La difficoltà maggiore consiste nell’organizzare il flusso di domande e risposte in maniera coerente e logica, evitando “voli pindarici” che potrebbero infastidire chi legge. Altra regola indispensabile è quella di far leggere la bozza dell’intervista realizzata all’interlocutore, in modo che lui possa intervenire per proporre eventuali integrazioni e/o modifiche.

 

 

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