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Il 'sesto senso' magnetico degli animali potrebbe provenire da batteri speciali

15/09/2020, 09:54

I ricercatori da oltre 50 anni hanno cercato di comprendere come facessero alcuni animali ad orientarsi nei loro spostamenti; ad esempio le tartarughe marine come riescono a ritrovare esattamente la stessa spiaggia dove sono nati? Loro hanno uno specie di 'sesto senso' magnetico...

I batteri magnetotattici

Secondo alcuni ricercatori del Regno Unito e di Israele, il senso magnetico potrebbe derivare da una relazione simbiotica degli animali con dei batteri chiamati batteri magnetotattici.


I batteri magnetotattici sono un tipo speciale di batteri il cui movimento è influenzato da campi magnetici, tra cui quello terrestre.


Tra gli animali che percepiscono e si muovo seguendo  il campo magnetico terrestre troviamo le tartarughe marine, gli uccelli, pesci e anche le aragoste. Le tartarughe marine, ad esempio, possono utilizzare questa capacità di navigazione per tornare alla spiaggia dove sono nate oppure gli uccelli e i mammiferi marini per effettuare lunghe migrazioni.


Comprendere come gli organismi riescono ad  interagire con i campi magnetici può essere utile anche per l'uomo per poter usare i campi magnetici della Terra per la  navigazione o per le ricerche in ecologia. 

E' importante conoscere gli effetti degli interventi antropici sull'ambiente magnetico, come la costruzione di linee elettriche,  sulla biodiversità. Esistono numerose prove pubblicate a riguardo  negli ultimi anni. 

La ricerca sull'interazione degli animali con i campi magnetici può anche aiutare lo sviluppo di terapie che utilizzano il magnetismo per la somministrazione di farmaci.


I ricercatori in questione hanno estratto dei dati da uno dei più grandi database genetici di microbi, noto come il Metagenomic Rapid Annotations utilizzando Sottosistemi Technology database, per trovare la presenza di batteri magnetotattici in campioni di animali.


Finora sono state effettuate poche ricerche riguardo alla presenza di questi batteri magnetotattici .




I ricercatori hanno scoperto per la prima volta, che i batteri magnetotattici sono associati a molti animali, tra cui una specie di pinguino, tartarughe marine, pipistrelli e balene franche dell'Atlantico.



Per esempio, il Candidatus Magnetobacterium bavaricum è stato ritrovato regolarmente nei pinguini e nelle tartarughe marine caretta, mentre il Magnetospirillum e il Magnetococcus selle specie di mammiferi pipistrelli bruni e balenottere franche atlantiche.


I ricercatori non sanno ancora nell'animale dove questi i batteri magnetotattici vivrebbero, ma potrebbero essere associati al tessuto nervoso.



Ora i ricercatori stanno per sviluppare un test genetico per questi batteri, e hanno in programma ancora di studiare vari animali e tessuti specifici, nelle tartarughe marine, pesci, aragoste e uccelli.


Queste ricerche sono state coordinate da Robert Fitak, un ricercatore di "University of Central Florida" che  ha eseguito in passato già diversi esperimenti per identificare i geni legati al senso magnetico nei pesci e nelle aragoste utilizzando le moderne tecniche genomiche.



Egli afferma che l'ipotesi che gli animali usino i batteri magnetici in modo simbiotico per ottenere un senso magnetico giustifica un'ulteriore esplorazione, ma ha ancora bisogno di ulteriori prove prima che si possa affermare qualcosa di definitivo.


Fonte articolo:

https://royalsocietypublishing.org/doi/10.1098/rstb.2019.0595

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