
Guardati indietro: è tutta la strada che hai fatto
Scommetto che molti di voi sono nati e cresciuti in piccoli paesini, col solo desiderio, crescendo, di andare via, di esplorare nuovi orizzonti....

....Magari orizzonti più grandi, orizzonti in grado di far sognare. Se è così, io sono una di voi. Alla fine credo sia una cosa normale. Il paesino crescendo ti diventa stretto, come un paio di scarpe che non ti vanno più bene, e così quando cammini ti fanno male i piedi e decidi di smettere di andare, di fare piccoli passi alla volta o addirittura di stare fermo e basta. Questa sensazione può mettere una paura....ti fa male camminare, ma per cambiare scarpe devi anche ammettere di essere cambiato tu, e anche questo può fare paura. Ma poi succede qualcosa, una cosa qualunque che ti dà la forza di lasciar andare. E allora parti, prendi tutto e vai via e porti con te così tante cose. Nel mio caso portavo via soprattutto tanta rabbia e delusione, amicizie distrutte, amori finiti, ogni angolo di quel paese mi ricordava cose che erano state e che non avrebbero mai più potuto essere. Lasciando la costa pensavo "ecco, è fatta, sei libera, ora non voltarti più indietro". Me lo dicevo quasi come se fosse un ordine. Mi conosco bene, guardo sempre indietro, al passato, agli errori fatti, a cosa avrei potuto fare o dire diversamente. Cammino nel presente con un costante senso di colpa e di inadeguatezza. Colpa per cosa vi chiederete. Non lo so nemmeno io. È come se sentissi sempre di aver fatto qualcosa di sbagliato, che andava fatto diversamente, è come se sentissi di essere io stessa sbagliata per questo mondo. E allora ho capito quanto avere un posto chiamato "casa" serva, e che voltarsi indietro non è sbagliato. Ti riporta agli errori, ai dolori, alle delusioni, vero. Ma proprio loro sono il segno che dopo tutto ce l'hai fatta ad andare avanti e allora si, guardo indietro. Indietro ad un paese che non ho mai sentito così tanto mio, così tanto casa finché non l'ho lasciato andare. E oggi mi ritrovo a contare i giorni restanti per un aereo che mi riporti giù, che mi riporti a casa. I giorni che mancano per parlare di nuovo con il mare.