Etica del Linguaggio
Terza Via
a volte ci si trova ad un bivio e si deve scegliere
Esiste
sempre una terza via, quella che possiamo tracciare noi, quella che ci piace.
…dopo 41
anni di psicoterapia, il bivio.
41 anni fa
ho scelto la libera professione per essere libera, appunto.
Libera,
finalmente, di continuare la mia formazione (che per una psicoterapeuta è
permanente) scegliendo di farla con chi, dove e in quale orientamento.
Fuori dalle
istituzioni per studiare seguendo i miei interessi. Per approfondire quello che
mi piaceva e che ritenevo utile a me e al mio lavoro.
Per
prendermi cura come meglio credevo dei miei pazienti.
Mi sono
trovata davanti il bivio. Scelta obbligata? No.
Due strade
che non mi piacevano e su cui non ritengo necessario soffermarmi perché le ho
escluse, entrambe.
La mia terza via
Mi interessa
l’essere umano e il suo rapporto con l’ambiente e con ogni forma di alterità.
Mi interessa
l’interazione tra soggettività e intersoggettività.
Mi interessa
lo sguardo, la vista sul mondo, sulla natura e sulle forme della vita.
Mi interessa
la comunicazione; Il dialogo con se stessi e con gli altri.
Mi interessa
la fenomenologia del linguaggio
Mi piace l’idea
di offrire la mia esperienza e la mia consulenza per migliorare la capacità di
comunicare in modo autentico.