Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Larte de labbacho

17/10/2018, 14:15

Larte de labbacho, primo libro di matematica stampato al mondo, recante la data del 10 dicembre 1478 e impresso a Treviso, sarà battuto all'asta da Sotheby's a Milano mercoledì 16 giugno con una stima fra i 50mila e i 70mila euro. Pur essendo di estrema rarità, esistono sei copie di questo incunabolo in biblioteche pubbliche italiane (Bergamo, Bologna, Milano, Palermo, Treviso e Verona) e altri esemplari sono registrati in Gran Bretagna, Stati Uniti e Giappone. Larte de labbacho è un manuale anonimo noto come l'Aritmetica di Treviso, dedicato ad Antonio Franchi Venetiano di Verona

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Perchè bere l’acqua di cocco: le proprietà

17/10/2018, 12:22

L’acqua di cocco grazie alle sue portentosa proprietà è un ottimo alleato di bellezza e di salute. Oltre a essere rinfrescante ha ottime proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Composta dal 95% di acqua, è ricca di nutrienti come zuccheri, vitamine, minerali e amminoacidi. Da non confondere, però, con le noci di cocco che si possono acquistare nei negozi dalla scorza dura e legnosa. Questa si ricava dalla noce verde e ha un sapore decisamente diverso e piuttosto legnoso. Scopriamo tutto sull’acqua di cocco, proprietà ed effetti benefici per l’organismo. Acqua di cocco per il viso Se si hanno macchie o impurità l’acqua del cocco è un vero portento. Applicatela direttamente sul viso la sera dopo aver rimosso il trucco. Durante la notte verrà assorbita dalla pelle che al mattino risulterà rimpolpata e luminosa. Nel giro di pochi giorni il vostro viso sarà più pulito e tonico, come ringiovanito! Ottima anche per chi ha la pelle grassa o ha problemi di brufoli. Fate degli impacchi con acqua di cocco mattina e sera lasciandola agire per circa venti minuti. Unitela a qualche goccia di limone oppure a dell’acqua al rosmarino, perfetta per depurare e idratare. Acqua di cocco per dimagrire Grazie alle sue proprietà drenanti stimola la circolazione, elimina le tossine e aiuta a combattere gli inestetismi cutanei. Si consiglia di bere ogni giorno un bicchiere di acqua di cocco per un’immediato effetto detox e una pelle più tonica. Da provare anche quest’acqua direttamente sulla pelle per potenziarne l’efficacia e avere maggiori risultati. Massaggiate sulle gambe, in particolare sulle cosce e sulle zone dove la pelle è meno elastica e non risciacquate. Dopo pochi minuti avrete subito una pelle più soda e morbida.

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Cardo mariano, una pianta gustosa e amica del fegato

17/10/2018, 10:14

Il cardo mariano, il cui nome scientifico è Sylibum Marianum, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee, che cresce in tutta la macchia mediterranea. Si tratta della varietà di cardo più comune e diffusa, mentre il cardo gobbo (Cynara Cardunculus) è diffuso nella zona di Nizza Monferrato. I cardi sono caratterizzati da coste fibrose e dure. Hanno foglie spinose, fiori di colore rosso purpureo e frutti oblunghi neri con macchie gialle. Le coste sono utilizzate in cucina, mente i frutti sono usati in fitoterapia. Quest’ultimi sono ricchi di proprietà benefiche. In particolare, il cardo è molto apprezzato per le sue proprietà depurative e disintossicanti. I frutti del cardo mariano contengono la silimarina, una miscela di flavonolignani, tra cui troviamo la silibinina, l’isosilibinina, la silidianina e la silicristina . Questo prezioso mix ha proprietà disintossicanti ed epatoprotettive, cioè protegge il fegato e aiuta a depurarlo. Per questo il cardo mariano è consigliato in caso di epatite, cirrosi e intossicazioni dovute all’alimentazione, all’eccesso di alcol, di droghe e di farmaci. È usato, inoltre, per curare l’avvelenamento da funghi. In fitoterapia, la silimarina viene estratta dai frutti del cardo, per produrre integratori. I semi secchi possono essere usati per preparare un decotto, mettendone un cucchiaio a bollire in una tazza d’acqua. Il cardo è usato anche per rigenerare i tessuti del fegato e prevenire i danni futuri. Grazie alle sue proprietà toniche e decongestionanti, è consigliato anche in caso di debolezza, fatica, allergie alimentari e depressione. Infine, il cardo contiene fitoestrogeni, che stimolano la produzione del latte materno durante l’allattamento. Cardo mariano: controindicazioni Il cardo è generalmente ben tollerato, ma un consumo eccessivo può causare diarrea, gonfiore, irritabilità e mal di testa. Inoltre, può limitare l’assorbimento di farmaci ed è sconsigliato a chi soffre di ipertensione, in quanto contiene tiramina, una sostanza che provoca un aumento della pressione sanguigna. Come pulire i cardi Per l’uso fitoterapico, è possibile acquistare i frutti di cardo mariano secchi o sotto forma di integratore in erboristeria e in farmacia. Per quanto riguarda gli usi in cucina, invece, come abbiamo visto, le parti commestibili sono le coste, molto fibrose e callose, difficili da pulire. Innanzitutto, bisogna eliminare le foglie, separare le coste dal cespo e tagliarle a pezzi di circa 10 cm. Fatto ciò, è necessario rimuovere i filamenti legnosi usando un coltello o uno sbucciaverdure. Dopo aver pulito le coste, per smorzare il sapore amaro tipico dei cardi, bisogna metterle in ammollo per qualche minuto in acqua e succo di limone. Come cucinare i cardi Una volta puliti, i cardi vanno bolliti in abbondante acqua salata, fino a quando non saranno diventati morbidi. I cardi cotti possono essere poi cucinati in vario modo: conditi all’insalata, con un po’ di olio extravergine d’oliva, sale e limone; saltati in padella con un filo d’olio, aglio e prezzemolo oppure gratinati al forno con besciamella e parmigiano. In fine, possono essere usati come ripieno per torte salate e rustici.

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