Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Giornata mondiale dell’Alimentazione 2018: obiettivo Fame Zero

19/10/2018, 21:46

Il 16 ottobre si è celebrata la Giornata mondiale dell’Alimentazione 2018. L’iniziativa voluta e promossa dalla FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) per combattere la fame e la malnutrizione nel mondo rinnova il suo appuntamento scegliendo come slogan di quest’anno “Le nostre azioni sono il nostro futuro. Un mondo a Fame Zero entro il 2030 è possibile”. Un tema quello scelto che punta il dito contro gli squilibri presenti tra gli abitanti della Terra, dove nonostante il cibo prodotto risulti sufficiente per tutti circa una persona ogni nove è costretta ad avere a che fare con problemi legati alla nutrizione. La Giornata mondiale dell’Alimentazione nasce nel 1979 in occasione della ventesima conferenza generale della FAO. La data scelta vuole invece ricordare il 16 ottobre del 1945, giorno in cui venne fondata la Food and Agriculture Organization of the United Nations al fine di sensibilizzare il mondo circa i problemi legati alla sicurezza alimentare, alla fame, alla malnutrizione e alla povertà e definire le strategie più efficaci per contrastarle. Come sottolineato dalla stessa organizzazione:Ogni anno, il 16 ottobre, la FAO festeggia la Giornata Mondiale dell’Alimentazione per commemorare la fondazione dell’Organizzazione nel 1945. Gli eventi sono organizzati in oltre 130 Paesi del mondo, il che fa della Giornata Mondiale dell’Alimentazione uno dei giorni più festeggiati del calendario delle Nazioni Unite. Oltre alla cerimonia globale presso la sede romana della FAO, questi eventi promuovono la consapevolezza e l’azione a livello mondiale a favore di chi soffre la fame e per garantire la sicurezza alimentare e diete nutrienti per tutti. La cerimonia globale della Giornata mondiale dell’Alimentazione prevista presso la sede centrale di Roma rappresenta l’evento principale di oggi: parteciperanno gli Ambasciatori di Buona Volontà della FAO (il Re del Lesotho e la Regina Letizia di Spagna) affiancati dai vertici dell’agenzia delle Nazioni Unite di Roma e da altre autorità chiave impegnate verso l’obiettivo “Fame Zero“.A seguire si svolgeranno due tavole rotonde a cui saranno presenti capi di Stato, ministri e alti esponenti del settore privato e della società civile: al centro del dibattito le sfide di Fame Zero e le relative soluzioni; tra i temi più discussi cambiamenti climatici, migrazioni, povertà, fame e obesità, educazione alimentare, ma anche riflessioni sui migliori sistemi alimentari e su altre tematiche quali agroecologia, tutela della biodiversità e responsabilizzazione dei piccoli agricoltori.

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Calorie del vino bianco e rosso

19/10/2018, 21:41

Bere vino bianco o rosso può modificare l’apporto di calorie di un intero pasto, anche se molto dipende dalla quantità e dalla gradazione alcolica della varietà scelta. È il contenuto di alcol, infatti, a determinare la quantità di calorie presenti in una bevanda.Il vino è il prodotto della fermentazione del succo d’uva. Le uve vengono raccolte, pigiate e poste in secchi o tini per la fermentazione. Il processo trasforma gli zuccheri naturali nel succo d’uva in alcol. La fermentazione può avvenire naturalmente oppure può essere controllata dagli enologi, mediante l’aggiunta di lievito. Per produrre vino bianco, le uve vengono pigiate e le bucce, i semi e gli steli vengono rimossi prima della fermentazione. Il vino rosso, invece, subisce questi passaggi dopo questo processo.Le bucce conferiscono al vino il suo pigmento, oltre a molti dei peculiari composti antiossidanti, come tannini e resveratrolo, soprattutto per le varietà rosse. Anche il vino bianco contiene queste sostanze, ma in quantità minore, talvolta trascurabile. Infine, tutti i vini vengono affinati in acciaio o botti di legno fino a quando sono pronti per essere imbottigliati. La principale differenza tra il vino bianco e quello rosso ha a che fare con il colore delle uve utilizzate.Confronto nutrizionalePurple-grapesIl vino rosso e il vino bianco hanno profili nutrizionali molto simili. Un calice di vino rosso o bianco, oltre all’alcol e a un residuo apporto di zuccheri pari a circa 0.5 g, contiene anche una discreta quantità di sali minerali come manganese, potassio, magnesio e ferro e tracce di calcio e zinco. Nel vino si trovano anche alcune vitamine come la B6, la riboflavina e la niacina. La quantità di calorie nel vino rosso e nel vino bianco differisce di poco: in genere, 100 ml di vino bianco hanno circa 4-5 calorie in meno rispetto al vino rosso. Tuttavia, come già detto, il calcolo dipende grado alcolico: più alto è maggiore è il numero di calorie.Più alcol, più calorieFoodIl contenuto di alcol è definito dal grado alcolico: in genere quello del vino rosso è superiore a quello della variante bianca. Per sapere quante sono le calorie di un calice di vino da 100 ml, si può partire dal grado alcolico, calcolare la quantità di alcol – e di conseguenza di calorie – contenuto in un litro di bevanda. Un decimo del valore trovato corrisponderà a quanto alcol e calorie sono contenuti in un solo calice.Supponiamo di avere un vino bianco con una gradazione del 10%. Questo valore aiuta a trovare i millilitri di alcol contenuti in un litro:1 litro = 1000ml, dove ml sta per millilitri;1000 ml x 10% = 1000 ml x 10/100 = 1000 ml x 0.1 = 100 ml. In un litro del vino riportato come esempio ci sono 100 millilitri di alcol. Considerato che 1 ml di alcol pesa 0.8 g, è possibile ricavare il peso in grammi di 100 ml di alcol, cioè: 100 x 0,8 = 80 g. Dunque, un litro di un vino al 10% contiene 80 grammi di alcol puro. Ogni grammo di alcol apporta 7 kcal: bevendo 100 ml di vino al 10%, si assumono circa 70 kcal.Nel caso di un vino rosso al 15% l’apporto calorico di un calice da 100 ml diventa di 105 kcal. In ogni caso, si tratta di una quantità non trascurabile.

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Messina. Settimana della Terra: in arrivo i laboratori per avvicinare i giovani alla scienza

19/10/2018, 21:24

In occasione della Settimana della Terra arrivano a Messina due eventi pensati per avvicinare i giovani al mondo della scienza: il primo “Messina…laboratorio naturale per lo studio del Mediterraneo” si terrà il 19 ottobre presso l’Hotel Royal mentre il secondo appuntamento, previsto per sabato 20 ottobre, consisterà in una visita all’Istituto Talassografico.La Settimana del Pianeta Terra è un festival scientifico che coinvolge tutta l’Italia e che dal 2012 è diventato il principale appuntamento delle Geoscienze. Per un’intera settimana, a ottobre, diverse località sparse su tutto il territorio nazionale saranno animate da manifestazioni finalizzate a diffondere la cultura scientifica. Far conoscere le possibilità che la scienza ci offre per migliorare la qualità della vita e la sicurezza, è solo uno degli obiettivi dei cosiddetti “Geoeventi”.A Messina l’iniziativa è organizzata dai Giovani Geologi Sicilia con la partnership del Rotary Club, dell’Inner Wheel Club di Messina e la sponsorizzazione dalla FABI Messina. Il primo laboratorio ha come relatori due professionisti, il geologo Enrico Curcuruto e il biologo Mauro Cavallaro. Insieme illustreranno, grazie alla loro esperienza nei propri settori di studio e con l’ausilio delle immagini, i caratteri fisiografici, geomorfologici e straordinari dello Stretto di Messina per condurre i partecipanti in un viaggio nelle profondità abissali passando dalla mitologia ai pesci fossili recuperati nell’entroterra siciliano.Durante l’evento del 19 ottobre, che avrà inizio alle ore 20.00, si procederà con la firma di una lettera di intenti finalizzata alla successiva stesura di un protocollo di intesa tra il Museo Mineralogico – Paleontologico e della Zolfara di Caltanissetta e il Museo della Fauna dell’Università degli Studi di Messina. I direttori delle due strutture sigleranno un accordo di collaborazione in ambito museale mineralogico, petrografico, paleontologico e zoologico al fine di promuovere la ricerca, la classificazione dei materiali di interesse museale, le mostre temporanee e, infine, per la formazione di studenti di scuola primaria e secondaria.Gli studenti universitari che faranno visita alla Palazzina Liberty dell’Istituto Talassografico nella zona falcata di San Raineri, in programma per sabato 20 ottobre alle ore 10.00, saranno invece guidati dalla Dott.sa Paola Rinelli. Per iscriversi gratuitamente basta contattare la coordinatrice dell’evento la geologa Ester Tigano al numero 328/8237773

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