Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Tutti i benefici della pasta di legumi e perché dovresti provarla

01/12/2018, 00:04

La pasta di legumi è molto più di un semplice primo piatto: è un piatto completo, ricco di proteine, buono da mangiare anche solo condito con un filo d’olio. Si tratta di pasta fatta utilizzando la farina di legumi, che possiede tutti i benefici di un piatto di fagioli, ceci e lenticchie. È perfetta per i celiaci, perché non contiene glutine, per i bambini che non vogliono mangiare legumi (e che le mamme in questo modo possono facilmente ingannare), per i diabetici, per i vegetariani e in generale per tutti quelli che hanno bisogno di introdurre nella dieta molte proteine e ridurre i carboidrati. Vediamo quali sono tutti i benefici di questa pasta e come cucinarla. La pasta tradizionale e quella di legumi hanno più o meno le stesse calorie, ovvero circa 350 per 100 grammi. Quello che cambia, però, è l’apporto di proteine, carboidrati e fibre: la pasta di semola apporta il 70% di carboidrati, il 10% di proteine e solo il 2-3% di fibre, mentre quella di legumi apporta il 50% di carboidrati, il 20% di proteine e il resto è quasi esclusivamente composto da fibre. Questo vuol dire non solo che l’apporto di zuccheri è minore, ma anche che un piatto di pasta di legumi sazia molto di più rispetto a uno di semola, proprio perché ricco di fibre e proteine. Per questo è la pasta ideale per chi deve mantenere basso l’indice glicemico e per chi vuole perdere peso. Ovviamente, le caratteristiche della pasta cambiano in base a quelle dei legumi usati per produrla: una pasta di piselli sarà verde e molto dolce, una di ceci più grassa. L’ideale è scegliere una pasta composta dalla farina di diversi legumi, che abbia un sapore più equilibrato. Pasta di legumi: fa ingrassare? La pasta di legumi, avendo un apporto di carboidrati basso, è sicuramente più dietetica rispetto a quella tradizionale. Ovviamente, bisogna sempre avere buon senso: un piatto di 60 grammi basta e avanza per una persona e ha un elevato potere saziante. Non occorre eccedere con le porzioni. Pasta di legumi: condimento e ricette La pasta di legumi può essere fatta in casa, come la tradizionale pasta fresca, utilizzando la farina di legumi al posto di quella di semola. In alternativa, è possibile acquistarla già pronta ed essiccata. Non è facile da reperire nei supermercati normali, ma si trova senza problemi in quelli specializzati in alimenti biologici e senza glutine. Un vantaggio della pasta fatta con la farina di legumi è che non occorrono ricette elaborate per servire un primo piatto gustoso e completo. Anche condita solo con un po’ di aglio e olio extravergine d’oliva è deliziosa. La pasta di legumi, però, dà il suo meglio con il pesto di basilico, verdure crude o saltate in padella, sughi di verdure, pesce e frutti di mare. L’accoppiamento con il classico sugo di pomodoro, invece, non è molto gradevole, perché l’acidità del pomodoro rende i legumi leggermente amarognoli. Da evitare anche i sughi molto grassi, come quelli a base di panna e besciamella.

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Luci di Natale a Mosca, Russia 🇷🇺

30/11/2018, 21:42

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Rivoluzione dell'età, si diventa "anziani" dopo i 75

30/11/2018, 21:34

DA OGGI popolazione italiana può considerarsi più giovane: si è ufficialmente "anziani" dai 75 anni in su. La svolta arriva dal Congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) in corso a Roma. Sport, alimentazione e uno stile di vita corretto ci permettono di essere sempre più longevi e di arrivare a età avanzata in buone condizioni fisiche."Un 65enne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un 40-45enne di 30 anni fa. E un 75enne quella di un individuo che aveva 55 anni nel 1980", spiega Niccolò Marchionni, professore ordinario dell'Università di Firenze e direttore del dipartimento cardiovascolare dell'Ospedale Careggi. "Oggi alziamo l'asticella dell'età a una soglia adattata alle attuali aspettative di vita nei Paesi con sviluppo avanzato. I dati demografici ci dicono che in Italia l'aspettativa di vita è aumentata di circa 20 anni rispetto alla prima decade del 1900. Non solo, larga parte della popolazione tra i 60 e i 75 anni è in ottima forma e priva di malattie - aggiunge - per l'effetto ritardato dello sviluppo di malattie e dell'età di morte".

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