Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Come riscaldare la pasta del giorno prima e renderla gustosa

15/12/2018, 23:59

Come detto, la pasta risulterà secca, dunque quale modo migliore di riscaldarla se non aggiungendo dei liquidi. Per un risultato gustoso, non limitatevi a metterla nel microonde, ma anzi, prendete una padella e fatela scaldare a fuoco dolce con acqua, latte o un qualsiasi altro liquido… dipende anche dalla tipologia di sugo. Se si tratta di un sugo di pesce, aggiungere del brodo vegetale preparato con cipolla, sedano e carote. Aggiungetelo gradualmente al sugo mentre si riscalda e otterrete un sapore delizioso. Con sughi a base di formaggio, panna o uova potete usare il latte, mentre come ingrediente generale l’acqua andrà benissimo. In questo modo ravviverete il sugo e lo renderete di nuovo liquido e cremoso. Attenti però a non esagerare, perché ricordate che la pasta è già cotta e dunque dovrà solo scaldarsi. Saltatela per far amalgamare bene il sugo e quando sarà fumante servitela con una bella spolverata di formaggio grattugiato! Et voilà, il piatto è servito! Riscaldare la pasta avanzata con ingredienti sfiziosi Un’idea pratica e veloce per recuperare uno o due piatti di pasta è quella di preparare una frittata di pasta. Potrà sembrare un’idea bizzarra, ma in realtà l’aggiunta di uova, parmigiano e sale esalterà il sapore della vostra pietanza. Per farlo, dunque, mettete la pasta in padella e aggiungete uova sbattute e formaggio. Lasciate cuocere per bene da un lato finché non avrete ottenuto una crosticina e poi giratela aiutandovi con un piatto o, se siete degli chef abili e coraggiosi, facendola saltare e girandola in volo. Alla fine il risultato dovrà essere croccante da una parte e dall’altra: provateci, resterete sorpresi! Un altro modo, infine, è quello di creare un pasticcio di pasta, indicato soprattutto per pasta corta e con sughi classici come pomodoro e ragù: prendete una pirofila leggermente imburrata, aggiungete del pangrattato e poi la pasta: mettete dunque della besciamella e del formaggio (provola o mozzarella) e poi componete degli strati fino ad arrivare all’ultimo. Ricoprite tutto con formaggio grattugiato e pangrattato, qualche fiocchetto di burro e via in forno a 180 °C finché non vedrete una bella crosticina sulla superficie.

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I consigli della nonna per pulire il caminetto con prodotti naturali

15/12/2018, 23:47

Oltre a pulirlo con regolarità durante le stagioni in cui si utilizza di più, il caminetto andrebbe anche mantenuto in ordine tutto l’anno. Bisogna pulire, dunque, tutte le superfici e i ferri per mantenerli in condizioni ottimali il più a lungo possibile. Per rimuovere la cenere dal caminetto spargete un pugno di sale sulla legna che sta bruciando. In questo modo la legna si ridurrà di volume e quindi sarà più facile rimuovere la cenere una volta spento. Per buttarla via sarà sufficiente una paletta o una base rigida di cartone dove far appoggiare la cenere spingendola con una scopina. Per quanto riguarda la pulizia delle superfici, come ad esempio il vetro o le basi di appoggio, si possono pulire con un disinfettante e smacchiatore naturale a base di acqua e aceto. Per la pulizia della canna fumaria, ovviamente, assicuratevi che il caminetto sia spento. Munirsi di una spazzola con setole dure e bagnarla nell’aceto bianco. Strofinare la superficie e ripetere l’operazione sostituendo l’aceto con dell’acqua. Infine, asciugare con un panno in cotone o in microfibra per eliminare ogni residuo di acqua.

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Daniela Ducato, la donna che trasforma gli scarti in oro

15/12/2018, 23:23

Daniela Ducato è la donna più innovativa d'Italia. A certificarlo è la prestigiosa rivista Fortune, che ha stilato una classifica delle donne in grado di cambiare il mondo. Ritirando il premio la 58enne sarda, divenuta imprenditrice più influente del nostro paese (assieme alla milanese Riccarda Zezza), ha voluto ringraziare la sua vecchia prof e le due nipotine, Olympia e Sara, perché "ogni giorno cerco di guardare con i loro occhi". Il Corriere della Sera ha raccontato la sua storia:"Ha iniziato con la lana di pecora, quella a pelo corto, uno scarto di lavorazione, un rifiuto difficile da smaltire, e l'ha trasformata in un isolante termico per l'edilizia, ma anche in una straordinaria «spugna» per assorbire il petrolio nel mare. Dopo la lana, il sughero, e poi la canapa, e ancora le vinacce o le bucce di pomodoro. «Cento sostanze da buttare diventate 120 biomateriali da impiegare in tanti settori». Non le piace chiamarli scarti. «Semmai scarti preziosi, ma preferisco eccedenze, dà il senso dell'abbondanza, di un dono. Cerco di trovare una funzione a ogni cosa»"La sua Edizero Architecture for Peace, inserita nel 2016 al Forum mondiale dell'Economia tra le dieci eccellenze nel campo delle biotecnologie, ha sede a Guspini, sud ovest della Sardegna, Medio Campidano, considerata l'area più povera d'Italia."E accanto c'è il Sulcis, che è la penultima. Nella zona industriale si sono dimenticati di fare le infrastrutture, le stiamo costruendo a nostre spese. La vera povertà è l'incapacità delle istituzioni di ascoltare il territorio, l'assistenzialismo, lo spreco di risorse, la svalutazione dell'esistente. Innovare significa proprio questo, non rassegnarsi, dare valore a tutto quello che c'è. È l'unica forma di sopravvivenza, altrimenti non resta che emigrare".La Ducato però, in passato definita dal presidente Mattarella "campionessa mondiale di innovazione, orgoglio della nostra Italia migliore", non vuole adagiarsi sugli allori:"Nel 2019 prenderò nuove strade. Mi occuperò di alta formazione nella progettazione con le Università di Cagliari e Sassari. E mi dedicherò a produzioni differenti nel settore del cibo. Ammetto che da un lato sono preoccupata, ma dall'altro so che è giusto cambiare. È sempre utile mutare prospettiva, modo di vedere le cose"

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