Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Assunzioni Poste Italiane 2019: arrivano 7.500 Posti di lavoro in tutta Italia

19/02/2019, 23:43

Poste Italiane anticiperà il piano assunzioni in programma per il 2020 di un anno, reclutando (e stabilizzando) così circa 7.500 dipendenti già nel 2019. A darne l’annuncio non sono i vertici di Poste Italiane, bensì il sottosegretario al lavoro il quale ha attribuito il merito di queste nuove opportunità di lavoro al Governo. Le nuove assunzioni in Poste Italiane, infatti, saranno rese possibili dai “cospicui investimenti previsti nella prossima Legge di Bilancio” nonché dalla riforma delle pensioni che, con l’introduzione di Quota 100, porterà molti dipendenti di Poste Italiane (e non solo) al pensionamento anticipato.Per far fronte alle nuove uscite, quindi, Poste Italiane avvierà presto un nuovo piano per il reclutamento del personale che, come al solito, verrà comunicato nell’area “lavora con noi” del sito ufficiale dell’azienda. Vediamo quindi quali saranno le opportunità di assunzione in Poste Italiane, quali saranno i profili ricercati dall’azienda e cosa fare nell’attesa che il piano di reclutamento venga attuato. Grazie ai provvedimenti che il Governo ha inserito nella Legge di Bilancio 2019 (la quale adesso dovrà essere approvata dal Parlamento) Poste Italiane sarà in grado di accelerare il raggiungimento degli obiettivi assunzionali descritti dall’accordo che i rappresentanti dell’azienda lo scorso 13 giugno hanno sottoscritto con le maggiori sigle sindacali. Inizialmente il piano assunzioni era in programma per il 2020 ma adesso bisognerà anticipare anche per far fronte alle uscite straordinarie del personale che il prossimo anno ricorrerà alla Quota 100 per anticipare l’accesso alla pensione. La riforma delle pensioni quindi dovrebbe favorire il ricambio generazionale nel mondo del lavoro e Poste Italiane ne è il chiaro esempio visto che ha già in programma una nuova stagione di assunzioni che conterà almeno 7.500 nuove entrate in azienda. Per farci un’idea di quale personale verrà assunto dobbiamo tornare indietro allo scorso 13 giugno, quando appunto è stato siglato l’accordo tra Poste Italiane e sindacati; questo prevedeva l’assunzione di 1.580 unità entro il 2018, più altre 6.000 reclutamenti per il 2020. Per le assunzioni a tempo indeterminato si darà la precedenza alla stabilizzazione dei rapporti a tempo determinato, nonché alle conversione dei contratti part-time in full-time; solo successivamente si ricorrerà al coinvolgimento di nuove risorse per incrementare gli organici. La stabilizzazione riguarderà in primis il settore dei portalettere, dopodiché si penserà al personale commerciale. Di questi 7.500 posti, quindi, una buona parte verrà attribuita a coloro che sono già impiegati con Poste Italiane che però attendono da tempo un’assunzione stabile - e a tempo pieno - in azienda. Ci sarà comunque spazio per far partire un nuovo piano assunzioni, con opportunità di lavoro per giovani diplomati e laureati. Nell’attesa che Poste Italiane dia avvio alla nuova stagione di reclutamenti consigliamo a coloro che cercano lavoro di andare sul sito web dell’aziendae registrarsi al portale. Una volta registrati all’area dedicata, e compilato il curriculum in ogni sua parte, infatti, potrete candidarvi a qualsiasi offerta di lavoro.Ricordiamo a tal proposito che solitamente l’iter con cui Poste Italiane recluta personale è il seguente: in primis il candidato che rispetta i requisiti indicati dall’offerta di lavoro riceve una telefonata da parte dell’ufficio Risorse Umane, dopodiché si viene convocati presso una delle tante sedi aziendali dislocate sul territorio per sostenere un test di ragionamento logico. Solo i profili migliori, infine, potranno prendere parte all’ultimo step selettivo: il colloquio individuale. Chi supera quest’ultima prova, quindi, verrà assunto da Poste Italiane secondo la modalità contrattuale indicata nell’offerta.

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La luna stasera a Capo Peloro

19/02/2019, 23:24

Cam

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Albero di Giuda: proprietà e coltivazione

18/02/2019, 23:00

Il Siliquastro o Albero di Giuda è una pianta coltivata principalmente a scopo ornamentale all’interno di parchi e giardini comunali. È molto apprezzata la sua fioritura primaverile, che affascina i frequentatori delle aree verdi in cui si trova. Anche detto Cercis Siliquastrum, questo arbusto può raggiungere un’altezza di circa 12 metri e presenta fiori di color porpora-rosato, distribuiti a mazzi; i baccelli sono lunghi intorno ai 10 centimetri.Secondo alcune credenze l’Albero di Giuda trae il suo nome dal fatto che si ritiene che Giuda tradì Gesù sotto uno dei suoi rami, al quale poi successivamente si impiccò in preda al rimorso per il suo gesto. Più probabilmente a influenzare la sua denominazione sarebbe stato il luogo di origine, l’attuale Palestina, tanto da poter essere identificato anche come “Albero di Giudea“. Malgrado sia principalmente utilizzato come pianta ornamentale l’Albero di Giuda può risultare utile anche nella preparazione di diverse ricette, alcune delle quali lo vedono abbinato anche alla frutta secca (o al miele).Altre proprietà dell’Albero di Giuda interessano il suo rapporto con il terreno nel quale cresce: questo arbusto viene ritenuto un azotofissatore, in quanto utilizza tale gas per nutrirsi salvo poi rilasciarlo direttamente alla terra in cui si trova. Per una corretta coltivazione del Siliquastro o Albero di Giuda occorre prestare attenzione innanzitutto all’esposizione. Questo arbusto dal tronco tortuoso ama farsi baciare dai raggi del sole, mentre al contrario preferire essere al riparo da forti correnti ventose. Sempre in tema di “clima” l’ideale è quello con estati calde, possibilmente secche, e inverni rigidi.Al momento della messa a dimora occorre ricordare inoltre le preferenze dell’Albero di Giuda o della Giudea anche per quanto riguarda il terreno, che deve essere calcareo affinché renda al meglio. Si possono ottenere buoni risultati anche utilizzando comuni terricci da giardino, ma è con il precedente tipo che si possono avere maggiori garanzie in termini di resa finale.Orto-bosco o food forest: cosa è, come realizzarloPer quanto riguarda invece l’irrigazione è bene sottolineare che l’Albero di Giuda non richiede particolari attenzioni. Si procederà all’annaffiatura soltanto in via sporadica, fatta eccezione per quei periodi di evidente siccità. Al contrario vi sono momenti ben definiti per quanto riguarda la concimazione, che deve essere praticata in primavera e autunno come segue: ogni 20 giorni depositare il concime, ricco di micro e macroelementi, ai piedi del tronco.La sua riproduzione è perlopiù affidata ai semi, in quanto la sua moltiplicazione per talea tende a richiedere molto tempo affinché metta radici. Con la semina si comincia in vaso, a causa della forte sensibili ai traumi alle radici, dove la pianta nascerà e dovrà rimanere per almeno 2 anni; il periodo indicato è marzo. Trascorso il primo biennio si trasferirà la pianta in vasi interrati di circa 10 cm più larghi; dopo ulteriori 24 mesi si potrà procedere con la definitiva messa a dimora.Non è consigliata una potatura troppo vistosa per l’Albero di Giuda, salvo eventuali danni causati dal gelo invernale. In ogni caso, anche nell’eventuali che si rendano necessari piccoli aggiustamenti, il Siliquastro non deve essere potato prima del termine della fioritura: meglio quindi attendere la fine dell’estate.

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