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Nuove frequenze rese disponibili per il Wi-Fi.
Il crescente numero di dispositivi che viaggiano sulle onde radio richiede la disponibilità di nuove “strade” per farli correre liberamente.
Da diversi anni ormai possiamo usare i nostri dispositivi portatili sfruttando la tecnologia Wi-Fi, cioè una connessione in rete tramite onde radio, senza bisogno di collegare cavi.
Inizialmente veniva utilizzata solo la frequenza di 2,4 Ghz, in seguito si è aggiunta anche quella di 5 Ghz. La prima permette una maggiore portata e penetrazione degli ostacoli, la seconda una maggiore velocità di trasmissione.
Aldilà delle differenze tecniche, è stato necessario usare più frequenze principalmente perché il numero di dispositivi da collegare è aumentato esponenzialmente; il sovraffollamento delle frequenze causa un rallentamento dei collegamenti.
Senza scendere in dettagli tecnici, le frequenze vengono divise in canali; possiamo considerare questi canali come le strade e i dispositivi da connettere (computer portatili, smartphone, ecc) come le automobili. Se aumentano le automobili inevitabilmente la velocità di percorrenza diminuisce, indipendentemente che siamo su una strada di montagna o su un'autostrada.
Nel caso limite ci si trova bloccati nel traffico.
Ora tutte le “strade Wi-Fi” sono abbastanza sature, occorre trovarne di nuove per accettare il traffico sempre in aumento.
Negli U.S.A. Queste strade sono state trovate, infatti la F.C.C. (Federal Communication Commission) ha approvato l'uso della banda a 6 Ghz.
L'uso di queste nuove frequenze non apporta particolari differenze tecniche rispetto a quelle precedenti, semplicemente mette a disposizione dei canali in più, in modo da consentire la connessione contemporanea di molti più apparecchi; i vantaggi dovrebbero vedersi principalmente nei luoghi molto affollati che offrono una connessione Wi-Fi ai frequentatori.
E in Europa? Al momento la discussione è ancora in corso, pare che ci si orienti verso una possibilità di usare i 6 Ghz, ma con meno canali (cioè meno strade) rispetto agli U.S.A.
Staremo a vedere.
Per poter sfruttare queste nuove “strade Wi-Fi” occorre che le automobili, cioè i dispositivi che le usano, siano tecnicamente adatti; lo saranno quelli di prossima uscita e saranno contraddistinti dalla sigla Wi-Fi 6E.
Immagine di testata da Pixabay.