
Founder Starter
Recensione: La Buttiga | Furies’ Trip
Il terzo appuntamento con il birrificio emiliano La Buttiga non poteva che riguardare, ovviamente, una Tripel! Scopri di più

Infatti, l’articolo di oggi parla proprio della Furies’ Trip che è il nome attribuito a questa birra in stile Tripel d’ispirazione belga da parte de La Buttiga – Bevi come un toro che opera in quel di Piacenza. La Furies’ Trip è prodotta con acqua, malto d’orzo, avena, luppolo, lievito e zucchero candito. Scopriamo subito le sue caratteristiche.
Analisi visiva:
Il colore è giallo dorato carico molto intenso con note ramate e con aspetto velato. Abbiamo un cappello di schiuma poco compatto e non molto persistente. La grana è medio-fine.
Analisi olfattiva:
Intensità olfattiva: intensità media. Furies’ Trip ha un naso non incisivo, ma coinvolgente.
L’aroma è maltato, fruttato e floreale. Forti le note agrumate e quelle della frutta a pasta gialla. Queste note vengono accompagnate molto bene da un maltato leggero, non invadente, ma molto piacevole e anche da un leggero floreale.
Persistenza olfattiva: media persistenza olfattiva.
Come detto, Furies’ Trip è una Tripel con un naso che risulta in definitiva piacevole e abbastanza fragrante, oltre che davvero piacevole.
Analisi gustativa:
Frizzantezza: bassa, carbonazione davvero molto leggera.
Il corpo è abbastanza pieno e rotondo, ma anche, a tratti, beverino e leggero. Furies’ Trip, infatti, si lascia bere con molta facilità nonostante la sua gradazione alcolica non bassa come, d’altronde, richiede lo stile d’appartenenza. Con lo scaldarsi, poi, emerge il suo carattere deciso e penetrante. Il gusto è dolce. I sentori retrolfattivi sono quelli del malto d’orzo, del caramello, e un leggero speziato.
Amarezza: amaro molto leggero, quasi assente. Questo esce però allo scoperto soprattutto nella parte finale della bevuta.
Persistenza retrolfattiva: mediamente persistente.
Giudizio complessivo
Furies’ Trip è una Tripel che si presenta con un aspetto non entusiasmante, la sua schiuma infatti è poco compatta, ma comunque abbastanza persistente e ci accompagna per tutta la degustazione. Al naso poi entra fragrante e mediamente intensa con i suo aromi fruttati e floreali. È al palato, però, che questa Tripel sprigiona tutto il suo carattere con un corpo si pieno e strutturato, ma che non rende “difficile” la bevuta, ma anzi il suo gusto dolce di caramello e di un leggero speziato fanno di Furies’s Trip una Tripel, azzarderei, “beverina” nonostante la sua alta gradazione alcolica volumetrica (9,2%).
VOTO: 79/100