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Recensione: La Buttiga | Borgata
Borgata è il nome scelto da La Buttiga per questa Bitter Ale che vedremo essere molto equilibrata e davvero ben fatta. Scopri di più nell'articolo!

Le Bitter, come già raccontato nei precedenti articoli sul nostro blog, sono birre di origine anglosassone ad alta fermentazione (Ale), abbastanza luppolate, mediamente ambrate (Pale) e dalla gradazione volumetrica alcolica contenuta. Questo deriva, ovviamente, da motivi storici: infatti il suo nome Bitter fu attribuito a questa tipologia di Pale Ale agli inizi del ventunesimo secolo quando la tassazione sui quantitativi di residuo zuccherino all’interno della birra nel Regno Unito subì un drastico aumento. Questo portò a produrre birre con una sempre minore densità zuccherina e inizialmente queste creazioni presero il nome di Pale Ale Light. Ma il termine Light non era per niente attraente e quindi si pensò bene di adottare la dicitura, decisamente più “in”, di Bitter (ndr amaro in lingua inglese). Questo fu un enorme successo per la diffusione di questo stile ed eccoci ancora qui a parlare, in questo articolo, di Borgata che è una Bitter e non una Pale Ale Light!
Analisi visiva:
Il colore è ambrato tenue con un aspetto velato. Abbiamo un abbondante cappello di schiuma molto compatta e davvero persistente. La grana è media.
Analisi olfattiva:
Intensità olfattiva: medio-alta.
L’aroma della Borgata è floreale – maltato equilibrato dal luppolato. Il bouquet olfattivo vede un equilibrio quasi perfetto tra gli aromi floreali di geranio e rose e luppolato – erbacei accompagnati molto bene dall’aroma del malto d’orzo.
Persistenza olfattiva: non troppo persistente, ma neanche sfuggente.
All’olfatto Borgata risulta molto piacevole, non invadente e davvero equilibrata.
Analisi gustativa:
Frizzantezza: carbonazione accentuata. Questa bitter ale entra al palato in modo frizzante e vivace abbastanza in controdentenza rispetto al suo stile di appartenenza.
Il corpo è rotondo e abbastanza leggero. Il gusto è dolce-amaro. Anche qui, come all’olfatto, la fa da padrona l’equilibrio. Ritroviamo sentori retrolfattivi dolci di malto e caramello accompagnati dai sentori amarognoli dei luppoli utilizzati in produzione di Borgata. La componente floreale è presente anche al palato, ma in maniera molto più timida rispetto a quanto individuato nella componente olfattiva.
Amarezza: presente, ma come detto, molto ben equilibrata.
Persistenza retrolfattiva: mediamente persistente.
Giudizio complessivo
Borgata è senza dubbio una bitter ale che non si sbilancia. È l’equilibrio degli aromi e dei sentori fatto persona, anzi birra! Il suo aspetto è ottimo, gode di un cappello di schiuma carico e abbastanza persistente. La componente olfattiva è quella che entusiasma di più il bevitore di Borgata. Infatti abbiamo un naso davvero piacevole ed equilibrato, ma che non risulta mai invadente e mai sbilanciato verso un componente piuttosto che un’altra. Tutte le componenti olfattive si equilibrano infatti in modo maniacale. Equilibrio che ritroviamo, infine, anche al palato con una persistenza buona e abbastanza duratura.
VOTO: 80/100