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Recensione: Ichnusa | Non Filtrata

16/07/2019, 11:00

Ichnusa Non Filtrata è la Lager prodotta dal birrificio sardo per festeggiare il 50° compleanno dello stabilimento di Assemini, in Sardegna, inaugurato nel 1967. Oggi lo stabilimento di Assemini, che è stato acquisito dal gruppo Heineken, è il più antico birrificio della Sardegna.

Analisi visiva:

Il colore è giallo dorato molto intenso. Con un aspetto leggermente opalescente. La schiuma è evanescente e poco persistente. La grana è molto fine.


Analisi olfattiva:

Intensità olfattiva: leggera e delicata. Gli aromi sono quasi impercettibili ed è complesso effettuare un’adeguata analisi olfattiva.
L’aroma è ovviamente maltato con piacevoli sentori di malto d’orzo, cereali e cracker. Emerge prepotente l’aroma del mais che penalizza ovviamente il giudizio per quanto riguarda l’analisi olfattiva.
Persistenza olfattiva: leggera ed evanescente.
Al naso abbiamo quindi un’intensità olfattiva ovviamente bassa e aderente allo stile brassicolo, ma che viene penalizzata però dall’aroma di mais penalizzando l’analisi olfattiva della Non Filtrata.


Analisi gustativa:

Frizzantezza: molto alta, la Non Filtrata di Ichnusa entra prepotentemente al palato con un alto grado di carbonazione.
Il corpo è leggero, watery e beverino. Il gusto è dolce ed equilibrato da un leggero amarognolo nel finale. I sentori retrolfattivi, in sintonia all’olfatto, sono quelli maltati dominati dall’orzo e dalla mollica di pane.
Amarezza: l’amaro è leggero e piacevole.
Persistenza retrolfattiva: la persistenza dei sentori al retrolfatto, a differenza degli aromi olfattivi, è abbastanza duratura e non evanescente.


Giudizio complessivo

In definitiva, la Non Filtrata di Ichnusa, è una Lager industriale che strizza leggermente l’occhio al movimento brassicolo “dell’artigianale” con un prodotto leggermente diverso dalle classiche Lager con cui le multinazionali hanno letteralmente bombardato i nostri palati in tutti questi anni. Tra le tre analisi che hanno accompagnato la degustazione della Non Filtrata solo quella gustativa, e leggermente quella dell’aspetto, superano la sufficienza. Delude invece l’olfatto con una bassa intensità degli aromi e con una forte componente dell’aroma di mais che penalizza molto il prodotto.