Raffaella Rollo

Le Persone Altamente Creative: QUINTA PUNTATA

2019-03-15 16:44:52

Danzano. Le persone altamente creative danzano: nel parlare, nel guardare, nell'esprimersi, nel porsi al mondo. Risultano estremamente attraenti, a volte in modo inspiegabile, eppure riescono a trasmettere bellezza, esattamente come fa la danza. Imparano a curare le proprie passioni e svolgono le loro attività partendo dalle proprie motivazioni intrinseche. Steve Jobs ha detto della creatività : "... è solo un connettere le cose: quando chiedi ai creativi come hanno fatto qualcosa, si sentono un po 'colpevoli perché non l'hanno fatta davvero, hanno appena visto qualcosa che a loro è sembrata ovvia e collegandola alle loro esperienze sono riusciti a sintetizzarla in NUOVE cose. "

CONSIDERANO LA VITA COME UN'OPPORTUNITA' PER L'AUTO-ESPRESSIONE

Dire a un creativo di "adeguarsi" a un certo tipo di andamento, senza dargli alcuna possibilità di espressione, è come dirgli di darsi volontariamente delle capocciate al muro, tante capocciate al muro (in questo momento mi viene in mente Ally McBeal, una serie televisiva di fine anni novanta, in cui un gruppo di avvocati, spesso in conflitto tra loro, si immaginava in scene esilaranti).

E' esattamente questa la sensazione che una persona creativa prova quando vive contesti e situazioni di routine in cui è costretta a zittire il suo essere. 

Attenzione, questo non vuol dire che la persona ALTAMENTE creativa sia per forza estrosa e con manie di protagonismo, qui si vuol porre enfasi sul fatto che, per il creativo, è vitale avere un margine di auto-espressione in ogni situazione.

Che sia uno scambio verbale, una proposta, un tipo di organizzazione in ufficio, tutto è potenzialmente creativo e tutto può contribuire all'auto-espressione.

"L'espressione creativa è auto-espressione", afferma Kaufman. "La creatività non è altro che un'espressione individuale dei tuoi bisogni, desideri e unicità."

 

SEGUONO LE LORO VERE PASSIONI

Esistono passioni e passioni, quelle vere sono passioni consapevoli.

La persona ALTAMENTE creativa viene solitamente associata a un sognatore e a un visionario che, quindi, per i comuni mortali significa: distaccata dalla realtà, nullafacente e inconcludente.

I film ci fanno da scuola in questo. Le parole più usate dagli adulti razionali e perfettamente inquadrati nel sistema, nei film che raccontano di grandi creativi del passato o di giovani carichi di aspettative sono sempre le stesse:

"smettila di sognare e torna con i piedi per terra"

"pensa alle cose importanti"

"non è sognando che avrai un tetto sulla testa"

Tutto molto vero, tutto molto giusto se si pensa alla creatività  come a una "perdita di tempo", un di più.

Ma, come abbiamo potuto scoprire fin qui, la creatività rappresenta ben altro.

Le persone creative tendono ad essere  intrinsecamente motivate - il che significa che sono motivate ad agire da un desiderio interiore, piuttosto che da un desiderio di ricompensa o riconoscimento esteriore. Gli psicologi hanno dimostrato che le persone creative sono stimolate da attività stimolanti, un segno di motivazione intrinseca, e la ricerca suggerisce che il solo pensare a ragioni intrinseche per svolgere un'attività può essere sufficiente per aumentare la creatività.

"Eminenti creatori scelgono e si appassionano, appassionatamente, a problemi stimolanti e rischiosi che forniscono un forte senso di potere alla capacità di usare i loro talenti", scrivono MA Collins e TM Amabile ne Il manuale della creatività .

ESCONO DALLA PROPRIA TESTA

"Il sogno ad occhi aperti si è evoluto per permetterci di lasciar andare il presente", dice Kaufman. "La stessa rete cerebrale associata al sogno ad occhi aperti è la rete cerebrale associata alla teoria della mente - mi piace chiamarla 'rete del cervello dell'immaginazione' - ti permette di immaginare il tuo sé futuro, ma ti permette anche di immaginare cosa qualcun altro sta pensando."

I punti di vista, le prospettive, le scoperte.

Le persone ALTAMENTE creative amano le novità e, proprio per questo motivo, non possono bastarsi, non possono accontentarsi di sé, ed ecco che esplorano anche l'altrui modo di pensare e ne fanno tesoro per avere maggiore materiale su cui lavorare.

Esistono vere e proprie ricerche a riguardo e, più in particolare, quella sull'indurre una "distanza psicologica" come vero e proprio stimolo del pensiero creativo.

Riporto le conclusioni a cui si è arrivati al termine dello studio:

"Questa ricerca ha importanti implicazioni pratiche. Suggerisce che ci sono diversi semplici passaggi che possiamo intraprendere per aumentare la creatività, come viaggiare in luoghi lontani (o anche solo pensare a questi luoghi), pensare al futuro lontano, comunicare con persone che ci sono dissimili e considerare improbabili alternative alla realtà. Forse l'ambiente moderno, con il suo maggiore accesso a persone, luoghi, musica e cibo da luoghi lontani, ci aiuta a diventare più creativi non solo esponendoci a una varietà di stili e idee, ma anche permettendoci di pensare in modo più astratto. Quindi la prossima volta che ti trovi bloccato su un problema che sembra impossibile non ti arrendere. Invece, cerca di guadagnare un po 'di distanza psicologica e fai finta che il problema arrivi da qualche parte molto lontana".

Articolo originale in lingua inglese

Ecco il link all'articolo originale in lingua inglese da cui è nato questo mio intervento.