Raffaella Rollo

La creatività incontra il TeMpO: TERZA PUNTATA

2019-04-03 09:26:03

"Noi VIVIAMO nel passato perché del PRESENTE siamo coscienti DOPO mezzo secondo". A. Benini - prof. Neurochirurgia e Neurologia -- Università di Zurigo

GLI STIMOLI E LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO D'ANIMO

Il professor A. Benini, in una interessante intervista dice che:


"Il tempo della vita, a differenza di quello degli orologi (entrambi creati dal cervello), cambia a seconda dello stato emotivo: un evento noioso dura più a lungo di uno che coinvolge ed esalta, anche se la loro durata per l’orologio è uguale. Se noi pigiamo un tasto e dopo un certo intervallo si sente un suono, il tempo soggettivo fra i due eventi è più breve di quello oggettivo. Esso è “compresso”. La compressione del tempo fra causa ed effetto, attuata spontaneamente dal cervello, facilita il senso della causalità. La compressione del tempo regola il rapporto della coscienza col mondo. Nonostante la mole di lavori sul cervello organo del tempo, i fisici non ne hanno preso conoscenza e continuano ad ignorarli. È una delle stravaganze più vistose della storia della cultura."

Una questione veramente affascinante e ricca di contenuto.

Ma come possiamo collocare lo stato emotivo del creativo all'interno del sottile confine tra il tempo della vita e quello degli orologi?


Attraverso l'identificazione degli stimoli che portano alla predisposizione del "giusto"stato d'animo.


"A Schiller piaceva avere un odore di mele marce, nascosto sotto la sua scrivania, sotto il suo naso, quando stava componendo la poesia.

Walter de la Mare mi ha detto che deve fumare quando scrive.

Auden beve infinite tazze di tè.

Il caffè è la mia stessa dipendenza, oltre al fumo, cosa che non faccio quasi mai tranne che quando scrivo". 

M.McGuinness


Ecco serviti su un piatto d'argento degli esempi pratici di come alcuni creativi abbiano trovato, forse per caso, forse provando, degli stimoli funzionali per mettere in moto il proprio tempo produttivo.


Nella precedente puntata abbiamo affrontato l'importanza delle priorità e dell'organizzazione del tempo per poter essere fruttuosi. 

A questo proposito è fondamentale trovare dei mezzi che ci accompagnino ad entrate nel giusto stato d'animo, quello propositivo, volenteroso, curioso e pronto al lavoro.


"Non puoi aprire la creatività come un rubinetto. Devi essere nel giusto stato d’animo."
(Bill Watterson)

Concentrazione VS Modalità REATTIVA

A monte del BUON LAVORO c'è l'attenzione, ossia l'indirizzare l'intero mio essere verso un qualcosa che mi porterà a produrre, in una sola parola:

CONCENTRAZIONE

Benvenuti nel mondo fatato del: "io speriamo che me la cavo", come il titolo dell'omonimo film con Paolo Villaggio.


Magari bastasse chiudersi in una campana, lasciando il mondo fuori, per trovare la concentrazione necessaria.

Una volta entrati nella campana bisogna fare i conti con i nostri inseparabili e dispettosi e variegati pensieri.

Trovando gli stimoli giusti e facendo tutto ciò di cui abbiamo già parlato, diciamo che, ad un certo punto, arriva lei, in tutto il suo splendore: la concentrazione.


MA...


Non si può mai dire per quanto tempo si fermerà, che ansia, ma è lì e possiamo sentirla, fino a quando "toc toc" non bussano alla campana e tatannnn ecco la MODALITA' REATTIVA, ossia una specie di test, al volo, generato dal tempo che passiamo a rispondere alle richieste degli altri e a tutti i DOVERI, a discapito dei VOLERI.


Altro problema, altra corsa.


Certo che si ma, come ogni problema, anche questo, ha la sua soluzione:

IMPARIAMO A DARE UN NOME ALLE COSE e a RESPIRARE.


E' vitale SAPERE cosa fare.

E' indispenSabile RESPIRARE e scoprire la differenza tra URGENTE e IMPORTANTE ma, di questo, parleremo nella prossima puntata.



Foto By Pixabay

Mark McGuinness

Di grande ispirazione per questo testo l'ebook di Mark McGuinness "Time management for Creative People" da cui sono stati tradotti alcuni pensieri.

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