Raffaella Rollo

La creatività incontra il TeMpO: PRIMA PUNTATA

2019-03-25 10:01:59

"...La fluidità onnipresente del tempo... è raffigurata come se si trattasse di una danza al ritmo dell'universo... Va ricordato che il tempo, così come lo si intende normalmente, è un concetto creato dall'uomo..."

GLI OROLOGI MOLLI DI SALVADOR DALì

Salvador Dalì, un eccentrico e stravagante pittore, scultore e scrittore surrealista ossessionato dal tempo.

La sua più famosa opera d'arte è, con molta probabiltà, "The Persistence of Memory", una sorta di vittoria sul tempo, un tempo che viene rappresentato da orologi completamente spalmati qua e là, senza forma, quasi sventrati del loro potere.

Dalí, un creativo senza ombra di dubbio, affida proprio alla sua creatività la risoluzione di un problema: affrontare la paura del tempo.

Tutto parte dalla consapevolezza di un inizio e di una fine, ci si sente vulnerabili, in balia di qualcosa di assolutamente ingestibile, poi subentra la spaventosa "paura della paura".

Si innesca il meccanismo del "terrore del tempo che fugge".

"L’ossessione della fine, la paura della morte. Temi molto delicati e complessi che ritroviamo anche nell’arte, nella pittura."

Poi la svolta, la parte creativa prende il sopravvento e risolve.

La paura viene ingabbiata nell'arte e diventa vittima di una mente libera, nel momento del sogno, momento in cui non esiste tempo e spazio, un momento in cui io e solo io sono padrone di me stesso.

Lo "stato di sogno", poi, diventa reale e permette di gestire la paura del tempo attraverso un rapporto di uno a uno: io rispetto all'oggi.

Salvador Dalì riesce ad affrontare la sua grande paura del tempo facendola confluire nella sua arte, si ingegna e crea una via d'uscita, crea la sua dimensione.

Il tempo è ciò che impedisce alle cose di accadere tutte in una volta.
(John Archibald Wheeler)

LO SCOCCARE DELLA MEZZANOTTE

Sin da bambini ci raccontano che "allo scoccare della mezzanotte Cenerentola sarebbe tornata vestita di stracci... " e basta con il ballo, i vestiti scintillanti, carrozza e tutto il mondo fatato della serata trascorsa con il principe.

Ma Cenerentola era una creativa senza ombra di dubbio: appena svanito l'incantesimo che fa? Continua a ballare con i topini e sospira, di sospiri sognanti, e viaggia, viaggia tra le emozioni appena vissute e immagina, immagina senza freni, incurante del suo "ritorno in stracci".

Poi c'è lo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre di ogni anno.

L'adrenalina di un nuovo inizio, le speranze e la carica di quel tempo che ti accompagna a una pagina bianca della tua vita, una pagina che il creativo guarda con pienezza e con passione.

Il capodanno rappresenta il tempo ZERO universale.

Poi c'è il tempo ZERO personale: il compleanno.

Una nuova opportunità di COMINCIARE qualcosa, la possibilità di partire di nuovo. 

Ogni compleanno è una strada che porta al nuovo.

Il TEMPO, così misterioso e affascinante, è lui e solo lui che gestisce "lo scoccare" e allora a me, a Cenerentola, cosa resta da fare??

A noi tocca condurre.

Io sono l'amministratore delegato del mio tempo e Cenerentola del suo.

"I momenti migliori di solito si verificano quando il corpo o la mente di una persona si estende ai suoi limiti in uno sforzo volontario per realizzare qualcosa di difficile e utile. L'esperienza ottimale è quindi qualcosa che facciamo accadere. "(Csikszentmihalyi, 1990, p.3)