Raffaella Rollo

Il racconto sei tu!

2019-04-10 09:42:30

"C'era una volta una ragazza, che aveva un amico che viveva nell'ombra. Lei gli ricordava cosa si provava a sentire il sole sulla pelle e cosa si provava nel respirare ... e questo ricordava a lei, che era ancora viva". STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI

C'ERA UNA VOLTA ...

Titolo scontato come pochi, di una banalità disarmante, quella banalità appagante tanto quanto può esserlo mangiare una pizza in Italia. Banalità "saziante".


Bella la sazietà.


Ti racconto una cosa, poi due, tre e poi cominci tu e la giornata scorre tra i racconti.


Ci hai pensato mai?


I racconti sono in noi e con noi e vivono attraverso noi.


Tutto, ma proprio tutto, nasce naturalmente già in FORMATO RACCONTABILE, ovviamente poi bisognerebbe creare un archivio mentale con la divisione per argomento e per tipologia di pubblico, ma quella è altra storia :), appunto altra storia: incredibile no?


IL RACCONTO: DOTAZIONE DI SERIE

Sì, ci viene dato nello stesso pacchetto del pensiero e delle espressione.


Il racconto nasce con noi, come risposta al bisogno innato di comunicare. Crescendo lo arricchiamo di argomentazioni e di stuzzicanti sfumature, e gli togliamo un pò di SANA immaginazione, perché di quella malaticcia, in arte bugia, si arricchisce proporzionalmente alla nostra crescita, ahimè.


Un bel respiro dopo un racconto è sollievo, è energia, è pace.


Ti è capitato mai di sentirti veramente bene dopo aver raccontato? 


"Dove c'è stata devastazione, il racconto ricostruisce una forma, ritesse i fili, ristabilisce i collegamenti spezzati. Il racconto è zattera in mezzo al naufragio, arca di Noè dopo il diluvio, tenerezza al posto dell'orrore, voce anziché silenzio, giustizia contro la violenza, ordine nel caos, argine all'oblio.

La vita continua nel tempo del racconto."

BENEDETTA TOBAGI




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