Raffaella Rollo

Buoni propositi e tanti cari saluti

2020-03-20 19:02:57

"Lavora ogni giorno sui tuoi pensieri piuttosto che concentrarti sul tuo comportamento. E' il tuo pensiero che crea i tuoi sentimenti e, alla fine, anche le tue azioni."- W.W.Dyer - I propositi sono "pensieri salvagente", sono un ponte tra presente e futuro.

La storia del buon proposito

Tutto comincia con la constatazione del fatto: c'è una carenza da colmare, una miglioria da apportare.

Il salvatore delle situazioni in extremis è lui: il proposito.

Non arriva mai solo, minimo arrivano in 4/5, solitamente sono inquadrati con un aggettivo che li precede: buoni.

I più gettonati sono quelli che vengono chiamati in causa a settembre e a gennaio.

I primi arrivano subito dopo le vacanze estive, prima della ripresa delle normali attività quotidiane, quando, a mente riposata, guardiamo la nostra vita con un occhio criticamente costruttivo.

I secondi, inevitabili, giungono quando ci si ritrova a fare i conti con un nuovo anno che comincia. I propositi di gennaio sono i più temibili perché arrivano subito dopo i bilanci di fine anno che tutti, in un modo o nell'altro, ci ritroviamo a fare.


Da poco più di un mese, poi, ha fatto il suo ingresso ufficiale in società una terza categoria di propositi, freschi freschi di nascita: i propositi da coronavirus. 

Questi ultimi sono ancora troppo carichi di tristezza, non sono ancora liberi di formarsi, sono in fase di sperimentazione, come tutto ciò che riguarda questo ospite inaspettato che ci sta mettendo a dura prova. 


Viviamo un periodo di grande riflessione, non per scelta. 

Stiamo facendo i conti con noi stessi, non possiamo aprire la porta ed andare a distrarci per "non pensare".


Ecco che i buoni propositi si fanno avanti proiettandoci ad un "quando tutto sarà tornato alla normalità" farò, dirò, sarò, smetterò...

Il viaggio del buon proposito


Buoni, sempre, così si presentano i propositi.

Ma la bontà, esattamente, è sempre buona? Oppure è piuttosto "soggettivamente buona", come un "buon amico" o una "buona pietanza"?


"Il male che c'è nel mondo viene quasi sempre dall'ignoranza, e le buone intenzioni possono fare altrettanto danno della cattiveria se mancano di comprensione"

Albert Camus


La bontà è una di quelle caratteristiche altamente personali, io l'ho scoperto da poco.

Anche una porta sbattuta in faccia, realmente o metaforicamente, spesso, non è casualità ma intenzionalità mossa da buone intenzioni: eppure causa escoriazioni, gonfiori e dolori sparsi, soprattutto se presa dalla giusta angolazione. 

Vabbè, a parte questa piccola parentesi di vita quotidiana dolorante, il proposito parte come "personalmente buono", e poi?

Poi si trasforma in base alle esigenze.

Parte carichissimo e si alleggerisce strada facendo.

Le prime a ridimensionarsi sono le questioni megalomani, tipo:  "palestra e phisique du role" o moneta e dintorni "quest'anno divento ricco".

Una volta ristretto, il proposito, solitamente, si demotiva e in attimo si avvalora il pensiero di Oscar Wilde:


"I buoni propositi sono inutili tentativi di interferire con le leggi scientifiche. Nascono dalla pura vanità e il loro risultato è un nulla assoluto. Ogni tanto ci regalano una di quelle emozioni voluttuose e sterili che hanno un certo fascino per i deboli: è tutto quello che se ne può dire. Sono semplicemente assegni che gli uomini emettono su una banca dove non hanno un conto corrente. "


Possibile che la questione sia tutta qui? Possibile che il viaggio dei buoni propositi si riduca solo a una gran fumata negli occhi?

Propositi e obiettivi: soci collaboratori

Diciamo pure che Oscar Wild non doveva essere nel periodo più propositivo della sua vita quando ha formulato questa gran perla di saggezza sulle intenzioni.

Diciamo pure che, essendo i buoni propositi altamente soggettivi, sta ad ognuno di noi tendere verso il "pensiero Wildiano" oppure no.


Una psicologa americana, Maria Connolly, LPC, fa una interessante analisi sul potere delle intenzioni e dice:


"L'impostazione delle intenzioni è un potente strumento utilizzato nella Programmazione Neuro Linguistica (PNL). Quando stabilisci potenti intenzioni, crei dentro di te uno stato mentale nuovo e specifico che serve al tuo scopo nella vita. Stai inviando un messaggio all'Universo e a te stesso..."


Maria Connoly, sul suo blog, consiglia di approcciare alle buone intenzioni tenendo presente questi punti:

  • Inquadra le tue intenzioni con un tono presente e positivo;
  • Rendi la tua intenzione regolabile e raggiungibile.

Quindi il proposito, buono, è una partenza, buona.

Parliamo di una sorta di forza motrice.

L'obiettivo è il traguardo, traguardo raggiungibile per un'unica via: la pratica.

E nel mezzo?

C'è l'attraversamento, pedonale o con mezzi di fortuna (mi vengono in mente i concorrenti del reality "Pechino Express").

Si attraversano i propositi, le emozioni, i pensieri, per raggiungere l'obiettivo.


A questo punto urge un esempio di buon proposito, e sono qui ad aprirvi il mio cuore. 

Diciamo pure che questo mio buon proposito è venuto fuori dopo una attenta analisi delle pochissime possibilità che avevo di realizzarlo sotto forma di sogno - questo è l'esempio pratico che tutto può generare un proposito- quindi ho dovuto un attimo effettuare una trasformazione tecnica da sogno a proposito, per sperare nella realizzazione - il proposito era l'unica via visto che io me la canto e io me la suono- ed ecco la situazione:

  • SOGNO: avere un intimo amico/a amante della cucina, come cuoco non commensale (quel ruolo sarebbe già il mio) con la luce negli occhi. Insomma, uno di quegli amici che prova, con amore, una ricetta nuova o sperimenta e pensa subito di chiamare te per l'assaggio.
  • BUON PROPOSITO: cucinare, sperimentando, e cercando una luce in fondo al tunnel che abbia lontanamente il sapore della passione. Ci Sto Lavorando, la strada è lunga, al momento sto attraversando la questione con mezzi di fortuna, ma... chi ben comincia è a metà dell'opera!

**Certo se ci fossero volontari che volessero aiutarmi a realizzare il sogno, la strada si farebbe più allegramente, però... fate voi ...


Se non puoi essere un pino sul monte, sii una saggina nella valle, ma sii la migliore, piccola saggina sulla sponda del ruscello.

Se non puoi essere un albero, sii un cespuglio.

Se non puoi essere un autostrada, sii un sentiero.

Se non puoi essere il Sole, sii una stella.

Sii sempre il meglio di ciò che sei.

Cerca di scoprire il disegno che sei chiamato ad essere. Poi mettiti con passione a realizzarlo nella vita."

M.L. King


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