L'emotività nella scrittura. L'emotività è un cedere, una resa, è perdita di controllo. Tutto molto bello e consigliato durante il processo creativo generale e nella vita, perché la resa è funzionale, è sinonimo di benessere, nelle giuste dosi. Nella scrittura, però, significa imposizione. Impongo le mie emozioni, impongo i miei stati d'animo ad un lettore ignaro, un lettore che non sa chi sono e cos'è che mi ha fatto perdere il controllo. Scrivendo in modo emotivo perderò in chiarezza, spesso e volentieri risulterò comprensibile esclusivamente a me stessa e a qualche visionario che dice di amare il genere "incomprensibile è bello perché profondo". L'emotività, nella scrittura, va tradotta: dal linguaggio del cuore e dell'impeto ad un linguaggio visivo in grado di far entrare il lettore in sintonia con le mie emozioni, usando meno parole possibili e lavorando sui collegamenti che tessono la storia e tramano gli eventi. L'emotività è un'arma vincente nella scrittura solo se riusciamo a farla scorrere attraverso le parole. Se trasformata in parole, invece, diventerà un grosso incidente di percorso, un limite, una capocciata al muro. Rileggiti, sempre, a mente fredda...potrai così vedere eventuali bernoccoli e porvi rimedio con una bella pomatina.

E poi c'è la domenica... ... Gli occhi pieni di sonno, il fisico dolente, la mente fuori orbita, tutto cede, in stile slime. Eppure c'è chi lavora, chi si sveglia presto, chi chiama Domenica un lunedì o un mercoledì qualunque perché la domenica non ce l'ha più, gliel'hanno rubata. Ma poco importa il nome che porta, l'importante è avercela quella domenica con gli occhi pieni di sonno, il fisico dolente e la mente fuori orbita perché è così che si riparte, sempre e solo da una domenica.

Buoni propositi e tanti cari saluti

"Lavora ogni giorno sui tuoi pensieri piuttosto che concentrarti sul tuo comportamento. E' il tuo pensiero che crea i tuoi sentimenti e, alla fine, anche le tue azioni."- W.W.Dyer - I propositi sono "pensieri salvagente", sono un ponte tra presente e futuro.