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Report apistico - Produzione della Melata di Pino in Turchia

2019-10-08 10:31:21

A volte (non sempre, eh..) nel mio lavoro mi sento estremamente fortunato! Questo progetto a cui partecipo in qualità di consulente FAO, mi dà modo di conoscere meglio l’apicoltura in Turchia, con particolare riferimento alla produzione di un miele dalle caratteristiche uniche, la Melata di Pino.

Secondo la legge dell’Unione Europea, il miele è la sostanza dolce e naturale che le api (Apis mellifera) ottengono raccogliendo la linfa delle piante in due principali modi: tramite il nettare (ovvero quando la linfa viene resa disponibile tramite i fiori delle piante) e la melata (ovvero quando parassiti delle piante, pungendo le parti verdi e legnose delle piante stesse, estraggono la linfa zuccherina rendendola accessibile anche alle api, sovente in assenza di fioritura della pianta stessa). In Italia produciamo diversi tipi di miele di melata: le più note sono la melata di abete e la melata di bosco, ma anche melata di agrumi, di eucalipto, di quercia ed altre ancora. Le melate hanno in genere colori scuri (il parassita espone la linfa all’azione ossidativa della luce solare), pochi pollini (le api ottengono la dolce ricompensa senza visitare i fiori) e aromi caratteristici, spesso caldi e speziati.

Ogni pianta ha in genere un parassita specifico, e dalla complessa sinergia pianta-parassita-ape, si ottengono raccolti unici. La Melata di Pino prodotta in Turchia è uno splendido esempio! Le varietà di pino su cui è prodotta sono prevalentemente Pinus brutia e Pinus pinea, in parte minore anche su altre specie. Il parassita coinvolto è la Marchalina hellenica. L’areale di produzione è concentrato prevalentemente nelle splendide montagne che si affacciano sulla costa del mar Egeo, nella regione di Mugla, Marmaris, Antalya, ma in generale lungo tutta la costa Turca.

Annualmente ne vengono prodotte oltre 100.000 tonnellate, che rappresentano oltre il 90% della produzione mondiale di questo miele (il resto prodotto in Grecia su alcune isole e nella penisola Calcidica). L’importanza di questa particolare melata per l’economia apistica turca è notevole, tanto da richiamare nei mesi di settembre ed ottobre (momento di massima infestazione, e quindi di maggior raccolto) oltre il 50% degli alveari di tutto il Paese. Alcuni produttori fanno un vero e proprio “nomadismo apistico”, spostando gli alveari da lunghe distanze, per poi stazionare durante tutto il periodo di produzione (30-45giorni) nelle foreste assieme alle api. Il clima ancora caldo del periodo, asciuga rapidamente la linfa una volta che questa viene esposta, pertanto le api ottimizzare il loro sforzo, volano attivamente prima del sorgere del sole, per trarre vantaggio dell’umidità notturna che rende il raccolto meno viscoso e dunque più accessibile. Il rumore che le api producono in questo momento della giornata è assordante! Camminare sotto i pini, dà la medesima sensazione di trovarsi in prossimità di un alveare! 

Poter toccare con mano tutto questo, incontrare persone devote alla loro attività e assaggiare questo miele durante il suo raccolto... che dite, posso giustamente ritenermi fortunato?!?! 


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