Chi comunica guadagna davvero!
Surmenage vocale - parte 2/3
Piccola guida di “sopravvivenza” allo sforzo vocale prolungato (Autrice Valentina Rettaroli)
Nell'articolo precedente vi ho parlato del perché dobbiamo prestare cura ed attenzione alle nostre corde vocali, evitando di affaticarle inutilmente, soprattutto se il nostro lavoro ci porta a dover parlare molto o a doverlo fare in ambienti molto rumorosi.
Ma come possiamo sviluppare la propriocezione necessaria per limitare al massimo il nostro sforzo vocale e gestire al meglio le situazioni che ci richiedono un prolungato uso della voce?
Ho già presentato alcune strategie utili per riuscire ad affrontare un grosso fattore di rischio, ovvero, l'inquinamento sonoro.
Eppure, anche se non è scontato come sembra, l'ambiente a noi circostante può presentare molte altre insidie per la nostra voce!
In questo articolo, ho deciso di approfondire il rapporto tra la nostra voce ed il microclima degli ambienti che frequentiamo, un fattore da prendere realmente in considerazione quando vogliamo risolvere fastidi vocali legati all'affaticamento, soprattutto se per lavoro ci troviamo in determinati luoghi per molte ore del giorno!
AMBIENTI UMIDI O AMIBIENTI ASCIUTTI? Questo, è il problema!
Un vero e proprio dubbio amletico! Quali ambienti sono da preferire per rispettare al meglio tutte le norme di igiene vocale? Ovviamente, come spesso accade, la risposta è nel mezzo!
Tuttavia, ambienti particolarmente secchi non giovano affatto alle nostre povere corde vocali, né alle nostre mucose nasali. Per questo, sarebbe davvero opportuno evitare l'uso smodato di climatizzatori e condizionatori!
Climatizzatori e condizionatori sono sicuramente strumenti che ci donano enorme sollievo, migliorando notevolmente la percezione del freddo e del caldo di una stanza.
Tuttavia, le nostre mucose aeree possono essere realmente danneggiate da ambienti che presentano un clima eccessivamente alterato.
I vostri colleghi vi odieranno, lo so, ma quando è possibile, chiedete loro di spegnere i condizionatori per un po' o almeno di abbassarne l'intensità!
Come fare se lavoriamo o viviamo in ambienti secchi?
Mi vengono ad esempio in mente uffici con sistemi di climatizzazione sempre accesi o mezzi di trasporto come aerei e treni che non hanno ricambio di aria naturale. Ovviamente, ci sono anche in questo caso dei “trucchetti” che possiamo attuare per migliorare notevolmente l'impatto del clima sulla nostra voce!
Eccone alcuni, tutti ovviamente testati personalmente!
1) Umidificatore mon amour!
Ormai in ogni casa se ne trova uno! L'umidificatore: un dispositivo davvero utile in ambienti troppo secchi in cui risulta necessario aumentare il tasso di umidità per poter respirare l'aria più adatta alle nostre mucose! Molti di quelli in commercio, compatti ed esteticamente accattivanti, permettono anche di diffondere essenze per profumare l'ambiente. Un solo appunto: evitate di utilizzare e diffondere sostanze balsamiche come l'eucalipto, se siete molto affaticati vocalmente! Avete presente quella sensazione di freschezza che si sprigiona nell'aria quando diffondiamo oli balsamici? O quando mangiamo una caramella molto forte alla menta? Ecco, in caso di surmenage vocale è un po' come avere la febbre ed uscire fuori sotto la pioggia! Se l'umidificatore elettrico non vi convince, potete sfoderare un rimedio della nonna posizionando sul calorifero un asciugamano bagnato!
2) Idratazione diretta delle mucose
Se il danno è fatto ed avvertite una sensazione di secchezza a livello delle mucose aeree e della gola, potete posizionare sulle narici una garza (di quelle sanitarie che si comprano in farmacia o nei negozi di casalinghi) bagnata e respirare attraverso di essa. In tal modo, riuscirete a restituire un po' di umidità alle vostre mucose, che ve ne saranno grate, soprattutto se avete affaticato molto la voce durante la giornata!
3) Soluzione... fisiologica!
Un altro metodo per mantenere sempre umide (e felici) le vie aeree è utilizzare la semplice soluzione fisiologica (la trovate in farmacia!) per fare sciacqui nasali. Questa soluzione, utilissima anche agli allergici, oltre ad umidificare le mucose, aiuta a “pulire” il tratto nasale, spesso secco ed affaticato anche a causa di acari, pollini ed altri agenti irritanti!
4) BERE BERE BERE!
Avete mai notato che chi canta ha sempre con sé una bottiglia di acqua da due litri!? Per me, è un “accessorio” imprescindibile! Il giusto apporto di acqua non solo porta tutti i benefici che conosciamo, ma mantiene idratate le nostre corde vocali. Se per lavoro siete obbligati a parlare molto, portate sempre con voi una bottiglia di acqua fresca e pianificate apposite pause per l'idratazione!
5) Naso, scelgo te!
A meno che non utilizziate la voce per fini artistici e non abbiate un buon controllo del vostro tratto vocale, preferite sempre la respirazione nasale! Il nostro naso è infatti più adatto a filtrare l'aria da agenti irritanti esterni, inoltre, vi evita di mandare aria (spesso fredda e secca) sulle corde vocali in modo diretto, che è quel che succede quando invece inspiriamo prevalentemente dalla bocca.
6) Affrontare i viaggi
Se per lavoro viaggiate molto, vi sarà sicuramente capitato di notare che le temperature in aereo e treno sono sempre decisamente basse. Inoltre, diversi mezzi di trasporto non ci danno la possibilità di utilizzare un ricambio di aria naturale, rendendo obbligatorio l'uso di condizionatori e climatizzatori. Spesso pensiamo di proteggere le nostre mucose dai malesseri stagionali semplicemente coprendo la gola con una sciarpa. Sicuramente questo aiuta, ma in realtà il solo fatto di respirare aria fredda e secca dal naso non è affatto sicuro, soprattutto se siamo affaticati vocalmente. Come risolvere? Covid a parte, una mascherina chirurgica posizionata sul naso durante i viaggi in treno e aereo può rivelarsi utile. In alternativa, anche respirare attraverso un panno asciutto ovviamente pulito ed igienizzato. Per i più “spartani”, anche posizionare la stessa sciarpa sul naso e coprirlo un po' andrà bene!
Nel prossimo ed ultimo articolo di questa piccola guida di “sopravvivenza” vi parlerò di altri comportamenti insidiosi che dobbiamo assolutamente evitare per mantenere un buon controllo del tratto vocale, evitando di affaticarlo inutilmente.
Il nostro percorso sulla voce è appena iniziato, ho già in serbo alcune sorprese per gli appassionati...!
Al prossimo capitolo!