
no grazie!!! o forse sì?
Il “NO“ è la conseguenza di una domanda mal posta
dopo una storiella mussulmana ne prendiamo in prestito una ebraica

Il mio amico Denis Poletto mi riporta spesso un insegnamento della sua mamma:
"Il no è la conseguenza di una domanda mal posta!"
Ovviamente gli insegnamenti della mamma non si discutono!!
Stavo giusto leggendo questa storiella tratta da "L'ebreo che ride" di Moni Ovadia che mi reindirizza a questo saggio insegnameto:
"Shloimele e Duvidl, 2 studenti di yeshivà, sono accaniti fumatori, sanno che questo loro vizio è guardato con sospetto ma la voglia di fumare non li lascia mai.
Decidono allora di chiedere al rabbino come comportarsi al riguardo.
Va, a nome di tutti e due, Shloimele:
"Rabbino, rabbino"
"Dimmi Shloimle, caro cosa ce l'è?"
"Rabbino io telo volevo domandare.....quando si studia il Toyre, si può fumare?"
"COSA te lo viene in mente razza di vizioso che sei? Quando si studia si studia e basta!"
Con la coda fra le gambe Shloimele torna da Duvidl e gli racconta della lavata di capo che gli ha fatto il rabbino.
"Sai qual'è il problema con te?" gli dice Duvidl "Tu non sai fare il domande. Lascia, vado io"
"Rabbino, rabbino io te lo voglio qualche cosa domandare"
"Dimmi Duvidl caro, sono qui per quello"
"Rabbino...quando si fuma si può studiare il Toyre?"
"Certo Duvidl caro! Sempre è un buon momento per studiare il Toyre" esclama il rabbino entusiasta.
Bene, non mi resta che consigliarvi questo libretto ricco di saggezza popolare e darvi appuntamento alla prossima.