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Cerere 📸
DEA DELLE MESSI E DELL' AGRICOLTURA; madre di "Proserpina"; la tradizione la vuole figlia di Saturno e di Rea; nel Giardino di Bomarzo è rappresentata come una gigantesca donna recante un cesto di spighe sul capo e nelle mani una fiaccola e la Cornucopia.
Il mito più ricorrente ha origini siciliane e racconta come sia stata questa divinità a diffondere la coltivazione del grano in occidente.
Quando Plutone rapì Proserpina per sposarla, si favoleggia che Cerere accendesse due fiaccole sul monte Etna, per cercarla affannosamente ovunque; per nove giorni non gustò né nettare né ambrosia, facendo risuonare l'aria dei suoi lamenti e correndo affannata per la terra, finché giunse ad Eleusi. Qui il re Celeo l'accolse festosamente nella sua corte e la dea, grata, gli guarì con un bacio il figlio Trittolemo da una malattia incurabile. Cerere donò poi a Trittolemo un carro tirato da due dragoni alati, e stivato d'una gran quantità di grano, perché lo portasse in tutta la Grecia ed insegnasse, dovunque, il modo di coltivarlo.
In Cerere erano confluite, col tempo, molte delle caratteristiche della dea greca Demetra, protettrice della campagna, dell'agricoltura, dei cereali, e della civiltà. In Grecia, il culto di Demetra era, soprattutto, praticato ad Eleusi, ove si celebravano ogni anno le Feste Eleusine, con una grande processione .