Mare al mattino
Che io mi fermi qui; per un’occhiata alla natura anch’io.
Di un cielo sgombro e del mare al mattino
il blu brillante con la gialla riva; tutto
bello, e tutto in piena luce.
Che io mi fermi qui. E m’illuda di aver visto
(certo che ho visto, in quell’attimo di sosta);
non vittima anche qui dei miei abbagli
dei miei ricordi dei miei fantasmi di lussuria.
– Constantinos Kavafis –
Vi è un incanto nei boschi senza sentiero.
Vi è un estasi sulla spiaggia solitaria.
Vi è un asilo dove nessun importuno penetra
in riva alle acque del mare profondo,
e vi è un armonia nel frangersi delle onde.
Non amo meno gli uomini, ma più la natura
e in questi miei colloqui con lei io mi libero
da tutto quello che sono e da quello che ero prima,
per confondermi con l’universo
e sento ciò che non so esprimere
e che pure non so del tutto nascondere.
– Lord Byron –
L’Influenza del clima sui disturbi PSICO-FISICI
Intervista al prof. Paolo Girardi
a cura di E. Alessandrucci - UOS Comunicazione, Marketing e URP
I cambiamenti climatici e le repentine variazioni di temperatura, divenute oggetto di studi e ricerche scientifiche, sembra siano spesso causa di una serie di fastidi che vanno da disturbi più banali, come quelli da raffreddamento, fino a disturbi più seri, riguardanti problemi vascolari, cardiaci e malattie del sistema nervoso (irritabilità, comportamenti aggressivi, insonnia, episodi depressivi e instabilità di umore).
Anche se alcuni aspetti inerenti alla relazione tra condizioni climatiche ed effetti sulla salute rimangono ancora da chiarire, dalle ricerche effettuate risulta un aumento nei mesi più caldi di alcuni eventi di interesse psichiatrico.
Questo dato è riscontrabile anche dalle segnalazioni dei Pronto Soccorso nazionali, che registrano negli ultimi anni un incremento dell'incidenza delle malattie mentali nel periodo estivo.
Esistono però delle sindromi che, a differenza di altre, migliorano proprio nelle stagioni più calde (primavera-estate), come nel caso del "disturbo affettivo stagionale" (DAS) o "Seasonal Affective Disorder (SAD)".
Il DAS, conosciuto anche come "winter depression", è una disturbo depressivo a ricorrenza invernale, che colpirebbe ciclicamente ad ogni inizio autunno. Infatti, si è riscontrato che alcuni fenomeni meterologici, tra cui principalmente l'alternanza delle stagioni (luce-buio o inverno-estate), incidono significativamente sul benessere personale dei soggetti più sensibili ai cambiamenti climatici.
I sintomi di questo disturbo, tipicamente autunnale, durante la bella stagione si riducono notevolmente, grazie alla maggiore densità dei raggi solari che stimolano la melatonina, ormone con funzione di "regolatore biologico" che influenza positivamente l'umore.
La luce solare svolge quindi un ruolo di importanza fondamentale per chi soffre di DAS, aiutando ad attenuare ansia e stress strettamente correlati alla depressione favorendo il benessere psicofisico.
Tale disturbo colpisce circa il 2-3% della popolazione dell'Europa centrale in una fascia di età compresa tra i 20 e i 40 anni, con una maggiore incidenza nelle donne.
Secondo gli specialisti, i soggetti che risentono della "winter depression" o depressione invernale in genere sono già predisposti alle alterazioni depressive.
Questo disturbo risulta essere facilmente distinguibile dagli specialisti rispetto alle altre sindromi depressive, grazie alle caratteristiche sintomatologiche differenti quali: gli sbalzi di umore, la frequente sonnolenza, l'eccessivo bisogno di carboidrati, l'aumento di peso, l'irritabilità e la scarsa concentrazione.
In questi casi è sempre consigliabile consultare uno specialista che possa valutare le cause e consigliare le terapie più idonee al caso.