
Da Donna a Dea, lascia emergere la parte più autentica di te
In cammino verso Imbolc
Mentre ci muoviamo dal Solstizio d'Inverno, verso la Festa della Luce di Imbolc, qualcosa inizia a cambiare. E' il momento di prepararsi al nuovo che avanza.

Il tempo scorre, la ruota delle stagioni gira.
Lentamente ma inevitabilmente, compie il suo percorso a spirale, fuori e dentro di noi.
Lasciata alle nostre spalle la celebrazione di Yule, ci stiamo lentamente dirigendo verso Imbolc. Si tratta di un' antica festività pagana, celebrata nella notte fra il 31 gennaio e il 1, conosciuta nella nostra penisola sotto il nome di Candelora.
Osservando la natura intorno, intravediamo i primi segni del cambiamento in corso. Giorno dopo giorno il sole acquista forza e le giornate tendono ad allungarsi. Le energie in noi mutano direzione, dal dentro al fuori, dal desiderio di rifugiarsi nel proprio spazio interiore alla voglia di avventurarsi nel mondo.
Comprendersi attraverso la Ruota dell'anno
Esattamente come la mappa del cielo ci fornisce indicazioni preziose per comprendere i nostri stati d'animo, così le festività solari della Ruota dell'anno segnano importanti passaggi temporali, fornendoci indicazioni preziose per direzionare le nostre energie fisiche ed emotive.
Il 21 dicembre abbiamo celebrato Yule, festa di vita, morte e rigenerazione: il vecchio sole muore, per rinascere all'alba di Natale, dal ventre fecondo della Dea.
La notte dell'Epifania, la Dea si è manifestata nel mondo nelle sue vesti di Crona, per elargire ancora una volta i suoi doni all'umanità. Con questo atto d'amore, Ella ha ora donato tutta la sua energia al mondo e per questo si ritira, in modo da rinnovarsi e rigenerarsi.
Tornerà a noi ad Imbolc, splendente e raggiante, sotto forma di fanciulla e dea della luce.
Approfittiamo di questo tempo di mezzo per prepararci ad accogliere le nuove energie primaverili purificandoci nel corpo e nella mente. Portiamo attenzione ai nostri progetti, a ciò che desideriamo realizzare per noi, in attesa che il momento diventi favorevole alla manifestazione
Imbol
Imbolc, è celebrata dal tramonto del 31 gennaio fino al tramonto del 1 febbraio, per proseguire attraverso il 2 febbraio, giorno sacro alla Dea Brigid. Questa festa è una “festa del fuoco” perché ai tempi delle antiche popolazioni celtiche, veniva celebrata con l’accensione di fuochi rituali. In questa occasione, il fuoco rappresenta la luce che cresce nel mondo.
I nostri antenati erano molto attenti ai ritmi delle stagioni e all'andamento della natura, perché da essa dipendeva la loro sopravvivenza.
Per questo onoravano il risveglio della Natura ed il ritorno della Dea della Luce con festeggiamenti e riti di magia simpatica.
Candelora
Con l'avvento del cristianesimo, i festeggiamenti per Imbolc e la Dea Brigid, sono stati sostituiti dalla Candelora, celebrata il 2 febbraio. In quel giorno la Chiesa ricorda la presentazione del bambin Gesù al Tempio di Gerusalemme, benedicendo le candele, quale simbolo della luce divina che emana dal Cristo. E' chiaro che, indipendentemente dal credo religioso, c'è dentro di noi un vivo desiderio di celebrare la potenza del sole che cresce e che annuncia la primavera.