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Verona: tradizioni, dialetto e non solo

Proverbio veronese sui giorni che si accorciano e si allungano a cavallo tra dicembre e gennaio

2021-02-17 09:12:47

Condivido uno dei tanti proverbi in dialetto veronese. Si tratta di un proverbio che risale all’epoca medievale ed è utile per capire quando i giorni si accorciano e si allungano a cavallo tra i mesi di dicembre e di gennaio. Sei curioso di sapere qual è il proverbio ed il suo significato? 

Il proverbio dice così:

A Santa Lùssia, 'na ponta de ùcia,

A Nadal un passo de gal,

Al’Epifania un passo de strìa,

A Sant'Antonio un passo del demonio





La traduzione esatta è la seguente:

A Santa Lucia una punta di ago,

a Natale un passo di gallo,

all’Epifania un passo di strega,

a Sant’Antonio un passo del demonio”



Qual è il significato di questo proverbio?

A Santa Lucia, che si festeggia il 13 dicembre, il Sole anticipa veramente il tramonto, si ha il tramonto più anticipato dell’anno e dunque da un punto di vista “visuale” ci sembrerà che sia effettivamente il giorno più corto dell’anno.

Dopo tale giorno il tramonto ricomincia ad essere posticipato di qualche minuto ma parallelamente sarà anche l’alba ad essere soggetta a tale processo, quindi i giorni si accorceranno ulteriormente fino appunto al solstizio d’inverno che cade di solito il 21 o il 22 dicembre. Successivamente a questa data, quindi a Natale il 25 dicembre, i giorni ricominceranno ad allungarsi, il tramonto arriverà ad avere un posticipo importante e quindi a dare l’impressione dell’aumento di ore di luce e da qui l’associazione al “passo di gallo” per poi arrivare al “passo di strega” nel giorno dell’Epifania il 6 gennaio e poi a quello “del demonio” nel giorno di Sant’Antonio Abate che cade il 17 gennaio.

Ci si riferisce a Sant’Antonio Abate che è il protettore degli animali domestici, del bestiame e dei campi. Ricordo ancora quando i miei genitori mi raccontavano che un tempo il sacerdote andava per le strade del paese e passava da chi aveva gli animali e le stalle per dare la benedizione; era pure il giorno della benedizione del sale. Non confondere con Sant’Antonio di Padova che si celebra il 13 giugno.

Sant’Antonio Abate (17 gennaio) Sant’Antonio di Padova (13 giugno)

 

A quale epoca risale?

Per spiegare in modo corretto il significato di questo proverbio, bisogna tornare indietro nel tempo nell’anno 1582 e precisamente al 4 ottobre 1582, giorno in cui ci fu la riforma del calendario e fu introdotto quello gregoriano in sostituzione di quello giuliano.

Precedentemente a questa introduzione, il solstizio d’inverno, ossia il giorno dell’anno con meno ore di luce, cadeva proprio il 13 dicembre mentre successivamente con l’introduzione del nuovo calendario tale giorno è stato traslato di circa dieci giorni cadendo nella data usata ai giorni nostri.

Il Calendario Gregoriano è stato voluto dal Papa Gregorio XIII (1502-1585, Papa della Chiesa cattolica dal 13 maggio 1572 fino alla morte) per sistemare la differenza che si era accumulata per la festività pasquale con il calendario precedente. Con tale calendario furono introdotti anche gli anni bisestili e furono ridefinite le date di inizio delle varie stagioni. Tale motivazione è alla base anche della differenza di 13 giorni che sussiste tra le festività cristiane e quelle ortodosse.

Papa Gregorio XIII e il Calendario Gregoriano


I proverbi sembrano quasi delle novelle raccontate ai bambini ma in realtà costituiscono tuttora un’autentica tradizione, che ci è stata tramandata fin da tempi remoti, e rappresentano un patrimonio di tradizione di grande rilievo.


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