La mia Verona, le sue tradizioni e non solo.....

Verona: tradizioni, dialetto e non solo

La transumanza sul Monte Baldo

2024-06-07 10:50:06

Nel veronese la transumanza è molto frequente e praticata dalla pianura al Monte Baldo e anche in Lessinia. E’ un momento per rivivere e mantenere vive le antiche pratiche dell’alpeggio.

Condivido un filmato della transumanza dell'anno scorso. Continua a leggere 👇

La parola “transumanza” deriva dal verbo "transumare" ossia attraversare, transitare sul suolo. Il verbo è costituito con l'accostamento del prefisso latino “trans” che vuol dire "al di là"-"attraverso" e della parola latina “humus” che vuol dire "suolo"-"terreno".

La transumanza è una pratica tradizionale dell'allevamento che consiste nel muovere stagionalmente gli animali, solitamente greggi di pecore e/o capre o mandrie di bovini, dalle zone di pascolo invernale a quelle estive e viceversa.

Greggi di pecore e/o capre

Mandrie di bovini

Nel mese di giugno si celebra la transumanza ossia lo spostamento del bestiame dal fondovalle agli alpeggi in quota. Tra metà settembre e metà ottobre si celebra invece il ritorno del bestiame alle loro stalle.

Nel veronese la transumanza è molto frequente e praticata dalla pianura al Monte Baldo e anche in Lessinia. E’ un momento per rivivere e mantenere vive le antiche pratiche dell’alpeggio. 

Nel 2019 la transumanza è stata inserita dall’Unesco nella lista del Patrimonio Culturale immateriale ed è oggetto di tutela anche da parte della Regione. Esiste un registro regionale chiamato “Vie del Pascolo del Veneto” dove vengono inserite le vie del bestiame. Nel mese di maggio 2023 è stato inserito il Sentiero delle Gosse di Giazza in Lessinia.

La transumanza è stata cantata da Gabriele D’Annunzio nella famosa poesia “I pastori” tratta dalla raccolta “Alcyone” con la quale ha reso famosa la transumanza dei pastori d’Abruzzo sul Tratturo Magno:

Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare.

Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori

lascian gli stazzi e vanno verso il mare:

scendono all’Adriatico selvaggio

che verde è come i pascoli dei monti.

 

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