Rispetto al suo più noto cugino tarassaco (Taraxacum officinale) presenta la classica forma delle foglie che si dipartono a stella (da cui il nome della famiglia!), con foglie frastagliate e appuntite (ma non spinose) e un gambo molle (Sonchus in greco significa spugnoso!!)
Ma soprattutto, rispetto al tarassaco, presenta una caratteristica gustativa nettamente differente: è dolce! Mentre il tarassacco è amaro (e dalle sostanze aromatiche che contiene derivano notevoli proprietà anche curative) il grespino è come un cugino nobile, con un vestito a fronzoli, che si offre con una certa facilità al nostro sguardo e alla nostra raccolta.
In genere infatti le sue foglie sono molto "pulite" di polvere e terra, non presentano peluria o asperità, crescendo verso l'alto e non irraggiandosi a terra come il piattello).
Inoltre, rispetto ad altre ottime erbette di campo come ad esempio i "carletti" (silene vulgaris), che ha foglie molto piccole, la pianta presenta una dimensione molto maggiore e le foglie sono leggermente carnose, rendendo la raccolta molto più efficiente e... meno faticosa!
Si può utilizzare in molte preparazioni: torte salate, erbe cotte miste, polpetta, crespelle e lasagne. Abbinata magari al cugino tarassaco (ed erba cipollina), è una ottima compagnia per farcire una torta salata di patate ed erbe. Magari servita su un trito di erbe crude, per garantisci oltre alla ricchezza di sali minerali anche abbondanza di vitamine, che tutte le erbe spontanee presentano in quantità, ma sono spesso termolabili, dissipandosi con la cottura.
La presento nei corsi in Cucine Insieme, Cucinare Verde!
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