
Salute & Benessere
CHE COSA SI INTENDE PER OLISMO?
a) qual’è la differenza tra integrazione e olismo? b) perché il concetto di olismo si combina bene con quello di meditazione? c) cosa bisogna fare per avere un’esperienza olistica?

Si parla spesso di olismo in diversi contesti e spesso ne viene frainteso il significato. Non esiste, secondo me, un modo diretto per spiegarlo, bisogna risvegliare una risonanza interiore che ne evidenzi la natura.
1) Come viene interpretato: traduzione della parola Olos come tutto, il tutto.
2) Come viene agito: come integrazione di… si associano terapie diverse tra loro o si integrano diverse conoscenze all’interno della stessa terapia.
Nel primo caso abbiamo una definizione descrittiva
Nel secondo caso integrazione e olismo non sono sinonimi: viviamo in un mondo dove domina la separazione, la frammentazione, caratteristica del modo mentale e analitico con cui viviamo la realtà. Integrare, cioè rimettere insieme alcuni frammenti tra di loro, non raggiunge l’Olismo, rimettere insieme i pezzi non fa tornare all’Unità.
Credo che la parola Olismo sia più da equiparare alla parola Tao che per i cinesi non si poteva spiegare. Infatti mi piace ricordare la definizione del dott. Montecucco che dice che Olismo è un’esperienza dell’essere.
Bisogna tornare a percepire l’unità che è dentro di noi, prima di agire in modo olistico.
Per questa ragione ritengo inscindibile l’esperienza della meditazione con quella dell’Olismo. Qualsiasi tecnica di meditazione, se sviluppata con continuità, porta inevitabilmente ad una esperienza di unità ed è partendo da questa esperienza che può essere condiviso il senso profondo della parola Olismo. Lo stato di meditazione risponde ad un’ipotesi fondamentale: esiste uno spazio interiore che sia oltre la mente? Naturalmente non è raggiungibile con la mente, ma se proviamo strumenti abbastanza sofisticati che distraggano la mente, possiamo “cadere” nella non mente, possiamo sperimentare uno stato meditativo. È in quel luogo che esiste l’Essenza, l’Unità del nostro essere, l’esperienza dell’Olos.
Esperienze olistiche possono capitare a tutti, in modo casuale, quando, per un momento, di fronte a uno scorcio di Natura mozzafiato o in profonda intimità con l’amato, o qualche attimo prima di un incidente, veniamo sbalzati in uno stato alterato di coscienza e ci troviamo senza pensieri, totalmente immersi nell’esperienza in corso, per pochi attimi. Ma se vogliamo allenare questa possibilità di stare nell’Essenza, dobbiamo, secondo me, portare una tecnica di meditazione nella nostra vita, applicarla con disciplina e usare la volontà e le risorse della mente, affinché la mente possa essere distratta da questo agire e noi possiamo accedere a quello spazio promesso da tutte le tecniche di meditazione di tutte le tradizioni spirituali del mondo, quello spazio di “non mente”, di vuoto, da cui tutto origina.
È in quella dimensione che si può fare esperienza dell’Olos che è in noi.