Guido Zanchin

Founder Senior

Come ti guida...Guido?

2019-09-10 17:06:39

I percorsi abbracciano svariati livelli e tutti mirati agli obiettivi che si intende raggiungere.

I metodi sono originali® e generalmente contraddistinti dalla natura esperienziale e residenziale del corso. Ovviamente, essendo appassionato di ricerca di sempre nuovi metodi, potranno essere diversi ma, sicuramente, improntati ad un divertimento di base ed un costante lavoro su sé stessi. Superfluo sottolineare che non esistono lezioni d’aula, libri, power point etc…

    Chi è e cosa fa un Formatore Facilitatore?

Il Formatore, in genere, è un esperto dei processi di apprendimento che attraverso le proprie competenze specifiche migliora la crescita e lo sviluppo del singolo o di un gruppo organizzato, come Aziende, Associazioni, squadre, gruppi di lavoro. Può occuparsi di una parte (con l’aiuto di docenti) o di tutto il processo formativo, può progettarlo in base agli obiettivi richiesti. Oggi è spesso richiesta una Laurea nel campo del corso previsto o Scienze della Formazione (verificate comunque il curriculum a  prescindere). Deve verificare il grado di preparazione dei partecipanti in varie fasi del corso, dev’essere esperto di vari metodi di insegnamento ed in modo specifico conoscente di andragogia (modelli di apprendimento degli adulti.)

Il Facilitatore è ben preparato ed ha studiato dinamiche relazionali e sociali

Generalmente supporta o viene chiamato quando nei gruppi vi sono momenti di impasse o di cambiamento, egli può, anzi deve, portare il gruppo a risolvere  e a fare proprie soluzioni condivise.

Nel caso di Guido Zanchin le dinamiche relazionali e di gruppo sono una competenza specifica e fortemente approfondita fino a diventare una vera e propria sua specializzazione. Oggi come oggi non esiste azienda che possa fare a meno di agire su queste dinamiche pena lo scadimento delle relazioni interne e quindi un altrettanto certo deterioramento della produttività e dei risultati attesi. I risultati fin qui ottenuti mi rendono fiducioso ed orgoglioso dell’utilizzo delle mie competenze e dei miei metodi di lavoro.

Quali sono le capacità/competenze specifiche del facilitatore o professionista delle dinamiche di gruppo?

  • Saper fare domande
  • Reindirizzare domande e considerazioni verso il gruppo
  • Parafrasare
  • Rimarcare e rilevare i collegamenti
  • Sintetizzare e passare all'attività seguente
  • Favorire l'affioramento di posizioni differenti
  • Coinvolgere i partecipanti meno attivi

Bibliografia utile:

            Brown R., 1990, Psicologia sociale dei gruppi , Il Mulino, Bologna

             Lewin K., 1972, Teoria e sperimentazione in psicologia sociale, Il Mulino, Bologna

             Ricci Bitti P.E., Zani B.,  1983, La comunicazione come processo sociale , Il Mulino, Bologna

             Rogers C., 1997, Terapia centrata sul cliente, La Nuova Italia, Scandicci

             Speltini G., Palmonari A., 1999, I gruppi sociali, Il Mulino, Bologna

Già sentito concetti come “formazione outdoor”, “esercizi-gioco”, “cyrcling”?

Sono concetti che fanno parte della Formazione esperienziale: azioni e dinamiche che fanno parte di una crescita personale supportata da una forte attività di gruppo che sostiene il singolo e lo accompagna in un’azione concreta che difficilmente potrà realizzare da solo.

Vista così potrebbe anche sembrare un impegno divertente e “leggero”, in verità ci si accorge presto che è qualcosa di molto intenso e qui il Formatore deve dar prova di essere molto esperto e di saper contenere gli sviluppi ed i vissuti che l’attività scatena con un debriefing fatto a regola d’arte.

Sono perfettamente consapevole di essere una figura centrale ma che deve anche lasciare la scena ai partecipanti al corso. E’ importante essere in grado di padroneggiare perfettamente la teoria e la progettazione dell’attività, ma anche di realizzare cambiamenti in itinere in caso di necessità. Nulla dev’essere né rigido né scontato.

Creo un setting che permetta di agevolare i partecipanti, sentirsi a proprio agio e motivati a mettersi in gioco.

Controllo sistematicamente gli effetti dei vari esercizi di ogni singolo partecipante ed evito accuratamente che nessuno lasci il setting senza un adeguato debriefing.

Utilizzo con moderazione il Role Playing (gioco di ruolo) , tecnica tipica della formazione esperienziale ma molto spesso abusata.

Vivere prospettive differenti e continui cambi di ruolo rende più adattivo il proprio comportamento generale nella quotidianità e consente di essere sempre pronti e proattivi ai cambiamenti che la vita spesso propone.

Com’è strutturato il corso base per i privati?

Il corso base denominato La mente che ride, i cantieri della gioia® è, generalmente, organizzato direttamente dai partecipanti al corso. Sì, hai letto bene! Il corso inizia….prima del corso! Naturalmente potrò, se richiesto, consigliare ed indirizzare, ma in generale lascio che si sentano già protagonisti del loro essere in “azione”. Metto in contatto i corsisti che spesso provengono anche da Provincie o da Regioni diverse e organizzo, se è il caso, un incontro informativo per far sapere anche cosa portare con sé e il materiale occorrente. Una volta individuata la “location” inizia la scelta della data. La location potrà essere molto economica (per abbassare i costi), oppure, in base alle preferenze dei partecipanti anche più comoda. Ci si metterà d’accordo su chi porta cosa, come si farà la spesa, la partecipazione sarà già attiva e tutti, nessuno escluso, avranno già un ruolo. Il corso base dura due giorni e mezzo, quasi sempre Venerdì pomeriggio, Sabato e Domenica. Non esistono orari, si mangia e si dorme insieme, le comodità saranno ridotte al minimo e la consapevolezza di star facendo qualcosa di importante già prende corpo.

Una vera e propria vacanza, che molti gruppi hanno già definito “la centrifuga per la varietà di emozioni che comporta e per come è strutturata al suo interno. Molti di coloro che hanno fatto il corso “La mente che ride, i cantieri della gioia® si sono offerti per aiutare ad organizzare pur di rivivere quelle sensazioni, dato che il corso in sé, come si può immaginare, non si può ripetere.

Per invitarti all’azione cosa posso dirti?

Se ti sembra entusiasmante e interessante, comincia a metterti in movimento, contatta altri che come te vogliono vivere questa esperienza di crescita unica nel suo genere. Non aspettare che altri contattino te!

Le iscrizioni si aprono già Sabato 14 Settembre e si comincerà ad organizzarsi appena raggiunto il numero minimo di partecipanti. 

                                        Il resto dipende solo da te!!

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