
Psicologia & Relazioni
vEyes, la app che consente di effettuare il test ai neonati di malattie congenite alla vista
Massimiliano Salfi, l’informatico che salva la vi(s)ta ai bambini.Si è interessato di disabilità visiva quando la figlia si è ammalata. Ha fondato l’associazione vEyes e brevettato una app che consente diagnosi precoci


Per salvare la vista a un bambino potrebbe bastare una semplice fotografia. Scattata con un normale smartphone, per diagnosticare già alla nascita una cataratta congenita o un retinoblastoma. Patologie gravi e irreversibili, per le quali la diagnosi precoce con il test del riflesso rosso è fondamentale.
Ma effettuare il test su un bimbo, ancor di più su un neonato, può essere complicato. E per un piccolo paziente persino fastidioso.
Pensando a questo la onlus vEyes ha creato la app redEyes che «consente di effettuare il test con uno smartphone Android trasformandolo in uno strumento diagnostico»: come spiega Massimiliano Salfi, docente di Materie Informatiche presso l’Università di Catania e fondatore di vEyes.
Il Crowdfounding
“Attualmente il sistema è in fase di sperimentazione e di crowdfunding. Siamo uno dei nove progetti selezionati per l'iniziativa WithYouWeDo di Fondazione Telecom e speriamo così di raccogliere ulteriori finanziamenti”, spiega Salfi, che sogna una diffusione capillare della sua app. “La nostra idea è di rilasciare l'applicazione gratuitamente e stiamo pensando anche a una versione multilingue: nei paesi più poveri uno strumento del genere potrebbe salvare davvero il futuro di molti bambini”.
Foto e copyright di RedEyes Onlus