Giuseppe Sgarra

La mela, dal latino malum, è il falso frutto del melo. Il melo ha origine in Asia centrale (Kazakistan) e l'evoluzione dei meli botanici risalirebbe al Neolitico. La specie è presente in Italia nominalmente con circa 2000 varietà, ma la definizione più precisa è difficile data la sovrapposizione storica delle denominazioni, e le specie estinte o irreperibili. Il termine "mela" deriva dal latino melum, o malum, e, a sua volta, dal greco antico mêlon; la radice del termine potrebbe ricongiungersi all'indoeuropeo Mal- dal significato di "essere molle", "dolce" e avere così un legame con "malva" e "miele".[1] Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Giuseppe Sgarra

Banana ..Il termine banana indica la falsa bacca della pianta del banano, della famiglia delle Musaceae. Il frutto si sviluppa (nella specie e nelle varietà commestibili) in una serie di grappoli. Le banane pesano tipicamente 90-200 g (circa il 20% del peso è da attribuire alla buccia), benché questo peso vari considerevolmente fra le differenti cultivar. Tipicamente consumato crudo, in alcune tradizioni viene consumato anche cotto. Quasi tutte le moderne banane partenocarpiche utilizzate a scopo alimentare provengono dalle specie Musa acuminata e Musa balbisiana. Il nome scientifico delle banane è Musa acuminata, Musa balbisiana o l'ibrido Musa acuminata × balbisiana, a seconda della costituzione del loro genoma. I vecchi nomi scientifici Musa sapientum e Musa paradisiaca non sono più in uso. Nella cultura popolare e nel commercio con "banana" di solito si riferisce alle banane utilizzate come frutta, mentre le cultivar di Musa con frutti più duri e ricchi d'amido vengono talvolta chiamate "platani", un prestito dello spagnolo plátano. Questa distinzione tuttavia è puramente arbitraria; le parole platano e banana sono spesso intercambiabili quando il tipo di frutto è desumibile dal contesto. In Italia possono sopravvivere alcune cultivar di banana. In particolare la cultivar comune di Sicilia è abbastanza rustica in Sicilia, dove riesce a portare a maturazione i frutti.[1] Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Giuseppe Sgarra

Buono

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