Ron Howard
Ron Howard ed il quasi abbandono di Happy Days.
Ad un livello così alto di successo si verificarono però anche dei problemi tra il network televisivo e il cast, tanto che Ron Howard fu vicino all’abbandono dello show ad un certo punto. Nello specifico, la popolarità del personaggio di Fonzie era diventata così tanto centrale che i produttori pensarono di spostare il focus dello show tutto su di lui. E ciò non piacque a Ron Howard, che ha rivelato: “Vennero da me e mi dissero che volevano cambiare il nome in Fonzie’s Happy Days. Al che io risposi di non voler far parte di questo show. Io volevo essere in Happy Days, avevo firmato per quello. Henry poteva avere tutto lo spazio che voleva, visto che era fantastico. Quindi gli risposi che avrei abbandonato e che sarei tornato a scuola di cinema. A quel punto è intervenuto Garry Marshall, il quale era rimasto fuori da quest’idea. Fu lui a dirmi che non si sarebbe fatto nulla.”
Gianfranco D'Angelo
L'esordio televisivo avviene in Rai nel 1971 quando partecipa al programma Sottovoce ma non troppo. Interpreta poi un commissario di polizia nel film per la televisione La bambola, della serie La porta sul buio, prodotta da Dario Argento e andata in onda sulla Rai nel 1973. Nel 1974 prende parte al programma Foto di gruppo, nel quale affianca Raffaele Pisu. Nel corso degli anni settanta partecipa a diversi spettacoli televisivi del Programma nazionale, come Dove sta Zazà (1973), Milleluci (1974, con Raffaella Carrà), e Mazzabubù (1975). Durante il Giro d'Italia del 1978 e del 1979 è commentatore televisivo in diretta del dopotappa. Nell'autunno del 1979 è il protagonista del programma di Rete Uno La sberla. A questo seguiranno C'era una volta Roma (1979), Tilt, Ma ce l'avete un cuore (1980), Signori si parte (1981) e TV 1 (estate 1983). Al cinema, nel frattempo, recita con Alvaro Vitali, Lino Banfi e Renzo Montagnani in numerosi film del genere commedia sexy all'italiana degli anni settanta-ottanta.
Auguri dovunque tu sia.🎞🎬📽📺🇮🇹😔😔