Il profumo di mia nonna...
C'è un profumo che spesso ritorna nel cuore
e se chiudo gli occhi ne sento l'odore.
Sa di fiori secchi, di malva e camomilla,
di un fuoco al caminetto che sfavilla,
di mentine, confetti, caramelle,
di zucchero filato e di frittelle.
Sa di latte caldo, di pane inzuppato,
di borotalco e sapone da bucato,
di lenzuola ricamate sopra il letto,
di presine lavorate all'uncinetto.
Sa di un gatto accovacciato al davanzale,
di una calza rammendata col ditale,
di un rosario nella mano rugosa,
di una preghiera lunga e silenziosa.
Sa di polvere che cade dalle stelle
in un cielo di sogni a catinelle.
Sa di un tempo che lentamente scorreva
e in ogni attimo un dono racchiudeva.
Sa di quella bambina che, oggi, in una foto sbiadita,
cerca ancora la sua nonna nella vita.
Si tratta di un Antico strumento fabbricato dalle sapienti mani dei nostri nonni. Si usava in passato per recuperare i secchi nei pozzi, quando l'acqua in casa ancora non c'era e si doveva andare a prenderla al pozzo per dar da bere agli animali e anche per lavarsi.
Viene denominato Camastra, vale a dire un arnese in legno, con dentellatura che si usava per appendere in varie altezze i pentoloni sul fuoco.
Era presente su tutti i caminetti dell' epoca