Totò E Giacomo Furia
Totò e Giacomo Furia
"Nei suoi film ci sono un po' sempre gli stessi attori, Totò aveva bisogno di stare sempre con gli stessi, non gli piacevano i cambiamenti.[...] Il suo problema sono sempre stati gli occhi, all'inizio ci vedeva pochino, e poi alla fine non ci vedeva quasi più. Non potendosi divertire come una volta sulle tavole del palcoscenico, Totò si divertiva sul set. Quando tra una scena e l'altra riuscivamo a giocare a scopone, era contento di stare a guardare, sosteneva una volta un gruppo e una volta un altro. Era un uomo adorabile, molto generoso. Qualche volta mi diceva: «Buono, buono, ma perché l'hai detta così, si può perfezionare... ». Secondo me, perfezionare la battuta divertente di un altro, per un comico è il massimo del sacrificio, della generosità."(Giacomo Furia)
Antonio De Curtis
Totò e la sua controfigura "ufficiale" Dino Valdi.
Tra novembre '57 e gennaio '58 a Venafro si gira "La legge è legge" ma Totò preso dalla temperatura gelida interrompe le riprese e si ritira nella sua casa di Roma . Il film viene completato in fretta da Dino Valdi.
Antonio De Curtis
"I soldi fanno i ricchi, ma è il rispetto, l'educazione e l'umiltà che fanno "signore". Se non ce le hai, resti sempre e solo un pezzente."
Antonio de Curtis