Giovanna Cariello

La Cappella del Pozzo-Capurso-Bari

19/03/2019, 18:03

Nell’anno 1705, un prete di Capurso, don Domenico Tanzella, che versava in gravissime condizioni, ebbe una visione: gli apparve la Madonna che promise la guarigione se avesse bevuto l’acqua del pozzo detto di “S. Maria” della zona “Piscine”, ed eretto un Convento del rigido Istituto di S. Pietro d’Alcantara.I suoi familiari quando furono messi al corrente della visione, corsero al pozzo di “S. Maria” e portarono all’ammalato l’acqua richiesta. Dopo che il sacerdote bevve di quell’acqua, i congiunti constatarono che guarì.Qualche giorno dopo, e precisamente Domenica 30 agosto 1705, il prete volle rendersi conto del perché quel pozzo fosse tanto caro alla Madre di Dio.Con suo fratello Lorenzo, con Michelangelo Portincasa e Giambattista Converso si recò al pozzo. Scesero con una scaletta a pioli: e qui si verifica una catena di prodigi.Secondo la tradizione popolare, nella difficoltà della discesa, le candele, che avevano tra le mani, caddero in una conca d’acqua laterale e continuarono tranquillamente ad ardere e a far luce. Spronati ed incuriositi maggiormente dal prodigio, camminando sulle pietre che ingombravano parte del fondo, i quattro videro sull’intonaco, dalla parte di mezzogiorno, una bellissima immagine della Madonna (nell’immagine a sinistra l’icona sull’altare maggiore della Basilica), di stile bizantino, che li guardava sorridente.Dopo aver pregato, il Tanzella decise di farla distaccare dal muro per esporla alla venerazione dei fedeli in una nuova cappella che stava facendo costruire in onore di san Lorenzo.Da quel piccolo trono di gloria, la Madonna cominciò ad operare i più strepitosi miracoli. La fama dei miracoli, della guarigione del prete, si diffuse rapidamente in terra di Bari e oltre; folle di devoti si portarono ai piedi dell’immagine miracolosa.Nel 1714, il sacerdote Tanzella, come voleva la Madonna, donò ai Frati Minori Scalzi (Alcantarini) la cappella e l’affresco ivi venerato. I frati, all’inizio del 1738 cominciarono a costruire il convento e la Basilica che fu aperta al culto la sera del 27 agosto 1778 con la collocazione della sacra immagine nella Cona dell’altare maggiore che da quel momento diventa uno dei tanti grandiosi troni della Madre di Dio.

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