Gattina Ottanta

Help me

Gattina Ottanta

Gattina Ottanta

Lei è Donatella. Nasce a Crotone nel 1976. La sua è una famiglia unita. Donatella cresce serena. Scuola, università, lavoro, la sua vita scorre su binari solidi, senza mai un intoppo. Ha 29 anni. È sposata, nasce il primo figlio. Gravidanza perfetta. Donatella è felice, realizzata. Passa qualche tempo. Resta incinta, ma dopo qualche mese perde il bambino. È un dolore enorme, ma non si arrende. È il 2015. Donatella ha 39 anni. Nasce Brando. Come ogni mamma, lei fantastica su cosa farà da grande. Avvocato, medico, scrittore, chissà. Passano 2 anni. Brando non cammina, non parla. Donatella è preoccupata. Le dicono che è apprensiva. Ma lei non è tranquilla. Insiste. I medici dicono che suo figlio ha un ritardo, forse una malattia genetica. Ha bisogno di cure. Il suo mondo perfetto è crollato. Donatella entra per la prima volta in un centro di riabilitazione motoria e psicologica. È uno shock. Non ha alternative, si asciuga le lacrime e va avanti. Pensava che le cose brutte potessero accadere agli altri, si ritrova catapultata in una nuova realtà. Impara a guardare oltre il dolore di quelle persone composte e dignitose, scopre un mondo meraviglioso ricco di forza, speranza e risate. Tante risate. Donatella cambia, si ammorbidisce, diventa una persona migliore. Impara a ragionare per obiettivi e non per aspettative. Conta quello che hai raggiunto oggi, perché ieri era peggio. Ora gioisce delle cose semplici. Suo figlio che la guarda negli occhi e la chiama mamma è un traguardo immenso. Senza andare in palestra, Donatella sviluppa due spalle quadrate e due palle rotonde, che girano a elica ogni volta che sente pronunciare la parola mongoloide, o ritardato. Donatella De Carlo non sta zitta, reagisce. Perché l’ignoranza è una bestia che si nutre di arroganza e di presunzione. E perché il giorno in cui impareremo a vivere la disabilità come un’opportunità e non un limite, allora vivremo tutti in un mondo migliore.

1
...
208 209 210 211 212
...
409